- L’argento si trova attualmente in una fase di consolidamento.
- La Cina, uno dei principali motori della domanda del metallo, sta subendo un rallentamento della crescita del PIL.
- Tuttavia, il metallo grigio ha altri venti di coda a suo favore che potrebbero innescare una corsa al rialzo nei prossimi mesi.
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Secondo gli analisti, l’argento potrebbe brillare di più nei prossimi mesi, in base alle previsioni a lungo termine sull’aumento della domanda e dell’offerta.
Tuttavia, la prospettiva di un rallentamento della domanda da parte della Cina rimane una preoccupazione. Nella storia recente, la Cina ha svolto un ruolo chiave nel guidare la domanda del metallo.
I dati recenti sul PIL cinese sono stati poco incoraggianti, sollevando preoccupazioni su un potenziale rallentamento della domanda nel medio termine.
Ma la Cina ha altri venti di coda che favoriscono la crescita della domanda, come i tagli dei tassi all’orizzonte e la tendenza al ribasso dell’inflazione del mercato statunitense che continua a sostenere la tesi rialzista dell’argento.
Tecnicamente, il metallo grigio deve uscire dall’attuale intervallo di consolidamento per attaccare il massimo di quest’anno, che si trova appena sotto i 33 dollari.
I dati economici cinesi sono ancora un problema per i tori dell’argento
Il governo cinese ha fissato un ambizioso obiettivo di crescita del 5%, ma i recenti indicatori macroeconomici raccontano una storia diversa. La crescita del PIL, un parametro fondamentale, si è attestata al 4,7% su base annua, al di sotto del 5,1% previsto.
Fonte di preoccupazione sono i dati sulle vendite al dettaglio, ancora una volta deludenti, che hanno indicato una mancanza di slancio sostenibile verso l’alto.
Una delle principali sfide che Pechino deve affrontare è la crisi in atto nel mercato immobiliare, storicamente un motore dell’economia locale. Contemporaneamente, si registra una sensibile flessione dei consumi interni, destinati a trainare la crescita futura secondo i precedenti annunci del governo. Durante l’imminente congresso del partito, potrebbero emergere indicazioni sulla traiettoria futura dell’economia in presenza di questi rischi.
L’importanza della Cina nei mercati globali, in particolare per l’argento, non può essere sopravvalutata. L’industria automobilistica del Paese produce da sola il 60% dei veicoli elettrici del mondo e ospita il 95% della capacità fotovoltaica globale, secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia. Entrambi i settori dipendono fortemente dall’argento, sottolineando il ruolo centrale della Cina nelle dinamiche della domanda globale.
L’indebolimento del dollaro USA potrebbe favorire l’argento
Il calo del dollaro USA continua, alimentato dalle aspettative di un taglio dei tassi a settembre (valutato ad oltre il 93% di probabilità al momento della scrittura). Un dollaro più debole favorisce storicamente i metalli preziosi, come dimostra la recente impennata dell’oro verso nuovi massimi.
La domanda chiave per gli investitori in argento è: un dollaro più debole si tradurrà in guadagni a medio e lungo termine? La risposta dipende dalla strategia della Fed. Inizierà una serie di tagli o sarà un singolo taglio seguito da tassi stabili?
Vista tecnica: Il breakout al di sopra del range di consolidamento è critico per i tori
Negli ultimi quindici giorni i prezzi dell’argento si sono consolidati tra i 30,60 e i 32 dollari l’oncia. Un superamento al di sopra del limite superiore potrebbe aprire la strada a una sfida ai massimi di quest’anno, appena al di sotto dei 33 dollari.
Un tale breakout significherebbe un rinnovato slancio rialzista, potenzialmente in grado di amplificare le dinamiche della domanda sul mercato.
Al contrario, il superamento del livello di supporto chiave a 30,60 dollari potrebbe innescare un calo più profondo, testando potenzialmente il supporto intorno ai 29 dollari per oncia.
La rottura del consolidamento sarà fondamentale per determinare i prossimi movimenti significativi dei prezzi dell’argento, guidati dal sentimento del mercato e dagli indicatori economici nelle prossime settimane.
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