
Permane la scarsa direzionalità che ha contraddistinto gli indici azionari americani nel mese di agosto, a cui non sfugge l’ S&P500 rimasto compreso tra 2840 e 2950. Dopo i nuovi massimi assoluti di fine luglio a 3027, e il successivo forte ribasso, ben anticipato sia dalla tenuta della trendline rialzista che congiunge tutti gli ultimi massimi che dalla presenza di una divergenza con l’oscillatore, la fase di pausa attuale ben esemplifica il momento di attesa dell’indice che guarda con attenzione sia alle prossime mosse della Fed in agenda fine mese sia allo sviluppo delle trattative commerciali tra Stati Uniti e Cina.
Da un punto di vista tecnico questo movimento laterale attualmente in essere, sembra essere solo una pausa del movimento ribassista partito a fine luglio a cui manca un ulteriore discesa per essere completato. La rottura del supporto a 2840, rafforzato dal transito della media mobile a 200 giorni, indicherà la ripresa della discesa per ritorni a 2750 livello calcolato prendendo l’ampiezza della precedente discesa e che coincide con i minimi dello scorso maggio dove dovrebbe esaurirsi il ribasso.
Una perdita su base settimanale anche di questo supporto approfondirà notevolmente la correzione verso 2570/2600 area, parte bassa del range laterale in atto da due anni. Rialzi sopra 2940 negheranno il panorama ribassista spingendo i corsi verso 3000 area ma solo accelerazioni sopra i precedenti massimi assoluti a 3027 indicheranno la ripresa dell’uptrend verso 3300.