Il Cile punta a rinnovarsi spingendo nuovi investimenti, in contropartita offre ai cinesi, agli europei e non solo, l’accesso alle miniere; ma il mercato della negoziazioni lo frena. Veniamo al dunque, con la discesa dei prezzi e con l’enorme offerta che vi è sul mercato del metallo alcalino, il Paese cileno soffre sulle nuove aste di vendita e fatica notevolmente con le negoziazioni.
In sostanza, gli interlocutori interessati, ritrattano non solo i valori di mercato espressi in precedenza, ma puntano a diminuire la componente del prezzo, a loro vantaggio, pertanto il rimbalzo tecnico dei prezzi del metallo è relativo, la partita è molto più di una semplice partita, inoltre le controparti ritirano anche l’iniziativa di apertura di nuovi stablimenti.
Il Cile è il secondo produttore al mondo di litio, e ha offerto opportunità a diverse aziende in Cina e in altri Paesi, visto che l'interesse cinese in particolar modo è aumentato, le trattative corrono il rischio di bloccarsi.
Ricordiamo che la Cina in particolar modo ha velocizzato la produzione di veicoli elettrici.
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Il quadro grafico, attualmente descrive un ribalzo dei prezzi, dai minimi relativi ad agosto del corrente anno, ma le sorprese non sono ancora finite.