
Come da manuale, la rottura al rialzo di un trading range che durava da oltre 2 anni avvenuta in due fasi, la prima con la violazione di 2950 e successivamente di 3030 ad inizio novembre 2019, ha permesso una violenta accelerazione delle contrattazioni che in soli due mesi e mezzo sono salite fino ai massimi assoluti a 3288 (+8,50% da novembre e addirittura +15% dai minimi visti ad inizio ottobre a 2855).
Lo scenario è ovviamente impostato al rialzo per lo S&P 500 e si trova attualmente in un territorio sconosciuto non presentando punti di riferimento pregressi. L’analisi tecnica in questo caso viene in soccorso per identificare dei nuovi target di arrivo.
Prendendo in considerazione il grafico da aprile/maggio dello scorso anno, si può notare come fino ad ottobre l’S&P500 abbia formato un triangolo ascendente che una volta violata la sua parte alta rappresentata da 3030 ha dato il via al rally che stiamo attualmente vedendo.
Utilizzando l’ampiezza del triangolo e riportandola dalla rottura si può pertanto identificare un target per l’indice a 3330/40, non molto distante dai livelli attuali e che probabilmente coinciderà con il raggiungimento di 30000 da parte del Dow Jones.
Dopo una corsa vertiginosa i prezzi non sembrano avere quindi ancora grandi margini di apprezzamento come dimostra anche la presenza di una divergenza con l’oscillatore Rsi che sembra indicare che l’indice ha esagerato nel suo momentum rialzista.
Per vedere una fase di debolezza bisognerà attendere la rottura del supporto di breve a 3260 e successivamente del forte supporto a 3200/15 che innescherà una correzione marcata dei prezzi verso 3100