Si prospetta maggiore incertezza in serbo per gli investitori di alcune delle maggiori banche statunitensi, in seguito alla decisione della Fed di limitare il payout dei loro dividendi ed i loro piani di riacquisto.
La Federal Reserve ha detto a 33 dei più grandi istituti finanziari USA e globali venerdì che non è loro consentito alzare i dividendi o riprendere i riacquisti almeno fino a settembre, con la pandemia globale di coronavirus che ha spinto l’economia statunitense in una profonda recessione ed ha aumentato i rischi per i creditori.
La decisione è arrivata dopo l’annuale stress test della banca centrale, che esamina la capacità delle banche di sopravvivere in un downturn. Tramite questi test, la Fed può ordinare un cambiamento dei piani di ritorno del capitale di un istituto, come i dividendi ed i riacquisti di azioni, per evitare che si verifichi una situazione simile a quella in cui si sono ritrovate le banche dopo la Crisi Finanziaria del 2008.
Il recente test della Fed includeva una nuova formula per i dividendi secondo cui il payout di una banca non può superare le sue entrate nette medie dei precedenti quattro trimestri.
La Fed “interverrà per valutare le condizioni delle banche in modo più intensivo e per richiedere alle banche più grandi di adottare misure prudenti per preservare il capitale nei prossimi mesi”, ha spiegato nella dichiarazione il vice Presidente per la Supervisione, Randal Quarles.
“Il sistema bancario resta ben capitalizzato persino nel peggiore di questi scenari negativi”.
Durante i mesi di lockdown per il coronavirus, le principali banche USA non hanno cambiato le loro politiche sul payout. Nei primi tre mesi del 2020, le quattro maggiori banche commerciali statunitensi Bank of America (NYSE:BAC), Citigroup (NYSE:C), JPMorgan Chase (NYSE:JPM) e Wells Fargo (NYSE:WFC) li hanno pagati e JPMorgan e Wells Fargo hanno pagato più delle loro entrate nette.
L’incertezza sui piani dei dividendi di queste banche implica che gli investitori sono meno incentivati a possederne le azioni, soprattutto quando gli utili sono destinati ad andare sotto pressione per la recessione.
Un periodo di performance sottotono
L’indice KBW Bank Index è crollato del 6,4% venerdì dopo la notizia, al minimo di un mese.
Grafico settimanale KBW Bank Index 2017-2020
L’indice ha registrato un tonfo del 36% quest’anno, con una performance nettamente inferiore a quella dell’indice S&P 500 nello stesso periodo, in quanto la crisi sanitaria ed i tassi di interesse più bassi hanno pesato sui profitti bancari.
Guardando in avanti, ci aspettiamo maggiore pressione sui titoli bancari, soprattutto quando gli Stati Uniti potrebbero dover affrontare la seconda ondata di coronavirus, con un ulteriore rinvio della riapertura dell’economia. Il nuovo limite sui dividendi e la richiesta di ulteriori round di stress test permettono alla Fed di avere la flessibilità di cambiare la politica di ritorno del capitale se l’economia dovesse peggiorare.
Detto questo, non tutte le banche sono sulla stessa barca. Wells Fargo e Capital One Financial (NYSE:COF), ad esempio, sono quelle che più probabilmente taglieranno presto i dividendi, mentre Citigroup e Morgan Stanley (NYSE:MS) potrebbero continuare con gli attuali payout.
Wells Fargo dovrebbe tagliare il dividendo del secondo trimestre da 0,51 a 0,36 dollari e Capital One potrebbe dover portare il payout a zero, dagli attuali 0,40 dollari, in base ad una nota di ricerca di Morgan Stanley.
La Fed ha “avvertito il mercato che i dividendi potrebbero essere sospesi o ridotti in modo più netto a partire dal quarto trimestre se le perdite delle banche dovessero aumentare e l’economia dovesse peggiorare”, scrive in una nota l’analista di Cowen Jaret Seiberg.
E questo probabilmente “deluderà tutti” in quanto “i critici delle grandi banche saranno infastiditi dal fatto che le banche siano in grado di pagare i dividendi comuni anche se i dividendi rappresentano meno del 30% del capitale che viene restituito agli investitori. E le banche saranno probabilmente infastidite dal fatto che l’analisi di sensibilità per il COVID-19 non abbia incluso gli stimoli federali, che sono stati ampi”, si legge nella nota.
Morale della favola
Dividendi stabili e crescenti rappresentavano l’attrazione principale per molti investitori che avevano comprato i titoli bancari in questo ambiente economico altamente incerto. La recente mossa della Fed ha introdotto una quantità di incertezza considerevole per quanto riguarda i piani di ritorno del capitale delle grandi banche, almeno fino a quando la pandemia continuerà a pesare sull’economia.