La Bce ha messo sul tavolo 750 mld per bloccare la lievitazione dei debiti pubblici dei paesi europei, soprattutto periferici, ora sta ai governi dei singoli stati e all’Europa trovare soldi e soluzioni urgenti per tamponare il crollo del pil (che causerà una recessione sicura nel 2020) con interventi mirati a consentire, passata l’emergenza, una inversione del trend dei tassi di crescita del prodotto interno. E la Borsa?
1) Si trova sui minimi del 2016 grazie alla tenuta delle uilities e Automobilies ( Ferrari (MI:RACE)) che hanno compensato il crollo vertiginoso di banche, sui minimi di sempre, insieme ai petroliferi (Eni (MI:ENI) a livelli del 1996)
2) I primi dieci titoli del listino Ftse Mib, escludendo Ferrari (MI:RACE), sono a sconto in media del 34% rispetto ai valori contabili: si va dal valore minimo del price-to-book-value di Unicredit (MI:CRDI) che sconta il -74% al premio di +100% per Snam (MI:SRG) e +88% per Enel (MI:ENEI); Ferrari fuori classifica ha un premio di 20 volte!
Il mercato o sconta il default con Italexit oppure siamo davanti all’ennesima opportunità di acquisto per il lungo periodo. Nella selezione dei titoli vi è solo un dubbio: puntare a quelli con sconto massimo o quelli che hanno valori a premio alto?
Su questo tema è bene valutare caso per caso e diversificate nel tempo, nelle size negli asset, così si potranno ottenere rendimenti soddisfacenti nel lungo periodo in base alla propria propensione rischio/rendimenti/tempo e ai singoli obiettivi del portafoglio di investimenti, senza farsi influenzare dal mercato e monitorando/ricalibrando il tutto nel tempo.