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Bce: crescita stabile su erogazione credito a famiglie e imprese area Eu

Pubblicato 28.01.2019, 11:53
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Oggi le principali Borse europee si muovono in territorio negativo, il mercato non trova per il momento sponda nella decisione di porre fine allo shutdown per tre settimane in attesa di cercare di trovare un'intesa al Congresso Usa sul muro con il Messico. Intanto in questi giorni a Washington è attesa una delegazione cinese guidata dal vicepremier cinese Liu He per un nuovo round di negoziati sui dazi.

A Piazza Affari l'indice Ftse Mib perde lo 0,50% a 19.711, male anche l'indice bancario che lascia sul terreno oltre un punto percentuale. Maglia nera per Unicredit (MI:CRDI) che arretra dell'1,52%, vendite anche su Banco Bpm (MI:BAMI) -1,06% e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) che flette dello 0,90%. Tra i ribassi maggiori Prysmian (MI:PRY) -0,96% e Tenaris (MI:TENR) -0,82%. Sulla parità invece, Generali (MI:GASI), Enel (MI:ENEI), Snam (MI:SRG) ed Eni (MI:ENI) all'indomani dell'accordo per rilevare una quota nelle attività di raffinazione di Abu Dhabi National Oil Company. Tra i titoli in luce Azimut (MI:AZMT) che guadagna il 2,51% dopo che alcuni broker hanno rivisto al rialzo target e raccomandazioni, bene Buzzi Unicem (MI:BZU) +1,85%, corre la Juventus (MI:JUVE) +1,41% che con la vittoria sulla Lazio allunga sulla seconda in classifica. In flessione anche le Borsa di Londra -0,46%, Parigi -0,62% e Francoforte che cede lo 0,53%.

Sul fronte dei dati macro, crescita stabile sull'erogazione di credito a famiglie e imprese nell'area euro. A dicembre, secondo la rilevazione della Bce, la dinamica dei prestiti alle aziende è rimasta stabile al più 4 per cento quella dei prestiti alle famiglie al 3,3 per cento. Il generale aggregato monetario M3 ha invece segnato una lieve accelerazione al 4,1 per cento, dal 3,7 per cento di novembre.

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Il petrolio accentua la flessione sui mercati europei. Il WTI lascia sul terreno un dollaro a 52,63, mentre il Brent accusa un calo di 1,10 dollari scivolando a 60,48 dollari al barile.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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