La versione originale di questo articolo, in inglese, è stata pubblicata il 15 luglio 2021
Quest’anno, i prezzi del greggio sono stati determinati molto più dai dati e dalle notizie sulla domanda che dalle reali scorte. In effetti, la domanda è cambiata significativamente e si prevedono ulteriori cambiamenti, mentre le scorte sono rimaste relativamente stabili.
Grafico settimanale WTI sui 12 mesi precedenti (TTM)
I dati statunitensi offrono importanti indicazioni sulla domanda petrolifera, in parte perché i dati settimanali nel paese sono immediatamente disponibili.
I consumi petroliferi questa primavera ed estate hanno fatto grossi passi in avanti verso i livelli pre-pandemia negli USA, spingendo molte persone a sperare in una domanda normale, o quasi, nella seconda metà dell’anno. Di conseguenza, i prezzi del greggio sono saliti. Detto questo, ci sono alcune indicazioni del fatto che la domanda non arriverà però tanto vicina ai livelli pre-pandemia come pensavamo.
I trader devono tenere d’occhio i dati.
C’è stato molto ottimismo sulla domanda petrolifera la scorsa settimana, quando l’EIA, un’agenzia governativa USA, ha pubblicato i dati per la settimana terminata il 2 luglio. Questo report ha mostrato che la quantità di benzina fornita alle stazioni di servizio negli USA è stata pari a 10 milioni di barili al giorno. Questi dati sono considerati indicativi della domanda. Il numero rappresenta l’incremento settimanale maggiore dal 1990. Il livello di 10 milioni di barili al giorno è superiore a qualsiasi altra cifra riportata nel 2019, prima della pandemia.
Per la maggior parte del 2021, la benzina USA fornita ha rispecchiato i pattern stagionali del 2019, ma a livelli inferiori. Le consegne di benzina sono aumentate verso fine maggio, all’inizio della stagione di guida estiva. A quel punto, la quantità di benzina si avvicinava ai livelli del 2019.
Grafico settimanale future benzina sui 12 mesi precedenti (TTM)
All’inizio di luglio, i 10 milioni di barili al giorno trasferiti alle stazioni di rifornimento hanno superato i livelli del 2019 per la stessa settimana. E questo ha alimentato le discussioni tra trader ed analisti, con qualcuno che afferma che gli Stati Uniti sono finalmente tornati ai livelli pre-pandemia di consumo di benzina.
Tuttavia, i trader dovrebbero ricordare che l’aumento della benzina fornita alle stazioni di servizio si è registrato prima del weekend di festa del 4 luglio, solitamente un periodo in cui si viaggia molto negli Stati Uniti. La quantità fornita alle stazioni di rifornimento non è in realtà direttamente correlata ai consumi da parte dei consumatori.
I dati della settimana seguente sono stati pubblicati proprio ieri e la quantità di benzina distribuita alle stazioni di rifornimento è scesa a 9,28 milioni di barili al giorno. Gli analisti si aspettavano un dato più alto. Inoltre, i dati indicano che le scorte di benzina e prodotti raffinati (gasolio) negli USA sono aumentate.
Anche l’attività delle raffinerie si è leggermente ridotta. Le scorte di benzina sono aumentate solo di un milione di barili, ma questo, insieme al lieve calo dell’attività delle raffinerie, potrebbe significare che i consumi di benzina USA hanno già toccato il punto più alto quest’estate. Tutte queste notizie alimentano la possibilità che cominceremo a vedere un calo della domanda e forse un aumento della differenza tra i livelli del 2019 e quelli attuali.
Gli Stati Uniti effettivamente hanno registrato un forte calo delle scorte di greggio la scorsa settimana. Il calo è stato di quasi 8 milioni di barili. Ma in realtà questo non è un buon indicatore della domanda statunitense, perché le esportazioni di greggio USA hanno toccato quota 4 milioni di barili al giorno solo per la quinta volta nella storia.
Ciò potrebbe essere dovuto ad un aumento della domanda internazionale del WTI, più economico rispetto al Brent. (Nota: la differenza tra il prezzo del riferimento Brent e il prezzo del WTI si è ridotta di recente, ma il Brent era probabilmente molto più alto rispetto al WTI quando è stato acquistato questo greggio).
I dati di una singola settimana non sono sufficienti per determinare un trend, quindi i trader devono seguire con attenzione la direzione dei dati sulla benzina fornita (ossia la domanda implicita) nelle prossime settimane.
Devono inoltre controllare i dati sulle scorte di benzina e sull’utilizzo delle raffinerie. Il prossimo punto di inflessione per la domanda USA sarà il Labor Day, che segna la fine della domanda di guida estiva ed è solitamente un periodo di domanda alta di benzina e di viaggi. Quest’anno cadrà il 6 settembre.
Vale la pena notare che, se i dati sulla domanda dovessero risultare più bassi del previsto, la colpa non sarà tutta del COVID. Sui consumi negli Stati Uniti stanno pesando anche dei prezzi della benzina più alti e l’inflazione. E questi aspetti non possono essere ignorati.