Le criptovalute hanno vissuto un avvio di febbraio turbolento, un’ampia ondata di vendite ha infatti annientato $550 miliardi dal mercato delle valute alternative.
Ma il mercato ha superato questa fase negativa e ora si sta riprendendo, sulla scia del miglioramento dell’umore degli investitori.
Martedì il prezzo di Bitcoin è salito del 5% circa, raggiungendo $11.646, massimo dal 29 gennaio.
Il prezzo si sta avvicinando a un’area di resistenza chiave intorno ai $12.000 (massimi precedenti), invece la media mobile a 50 giorni al momento giace a $12.260.
Ultimamente gli investitori si sono dimostrati molto pazienti, non si sono infatti precipitati su Bitcoin dopo le vendite marcate.
Ma ora stanno tornando sulle criptovalute, evitando accuratamente di cedere ad acquisti dettati dal panico.
Tutto il complesso delle valute alternative è stato interessato da notevoli flussi in ingresso, ma disomogenei.
Il primo trimestre del 2018 sembra molto promettente, perché molte società del settore hanno pubblicato o pubblicheranno le versioni per la rete principale (mainnet) dei prodotti beta.
Kyber Network ha finalmente portato a termine le prove sulla testnet e qualche giorno fa ha lanciato la sua piattaforma sulla rete principale di ETH/USD – il lancio pilota durerà fino ad aprile.
Anche OmiseGo dovrebbe rilasciare il suo prodotto nel primo trimestre (o al più tardi nel secondo).
In generale, rimaniamo molto ottimisti sulle criptovalute, il 2018 sarà un anno chiave.
Gli investitori devono però tenere a mente che quest’anno molte valute non ce la faranno e che dovrebbero concentrarsi su progetti validi in grado di fornire un prodotto funzionante.