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Blocco della produzione dei Boeing 737 implica altre sofferenze per gli azionisti

Pubblicato 19.12.2019, 16:12
BA
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Sembra che il più grande produttore di aerei al mondo, Boeing (NYSE:BA) (NYSE:BA), vivrà un inizio d’anno nuovo piuttosto brutto.

Dopo mesi di preparativi, controllo dei danni ed intense indagini dei regolatori, il modello di punta della compagnia, il 737 MAX, è ancora bloccato a terra per via dei due incidenti mortali di quest’anno. E non c’è alcuna certezza riguardo a quando sarà eliminato il blocco, imposto dopo l’incidente di marzo.

Il titolo di Boeing è crollato di oltre il 4% lunedì, quando il Wall Street Journal ha riportato che il produttore sospenderà la produzione dei MAX presso la sua fabbrica che conta 12.000 dipendenti a Renton, Washington, fino a gennaio. Lo sviluppo, poi confermato da Boeing, va ad aggiungersi alla raffica di brutte notizie arrivate a partire da ottobre e riguardanti la gestione, da parte della compagnia, del sistema difettoso dei 737 MAX, contribuendo a tenere il titolo sotto pressione.

Dopo il tonfo di circa il 7% nelle ultime cinque sedute, il titolo di Boeing ha perso circa un terzo del suo valore da marzo, quando i 737 MAX sono stati bloccati in tutto il mondo in seguito all’incidente di Ethiopian Airlines, che ha seguito quello di Lion Air nell’ottobre 2018. Il titolo ha recuperato parte delle perdite nella seduta di ieri, rimbalzando dell’1,1% e chiudendo a 330,68 dollari.

Boeing Weekly Price Chart

La sospensione della produzione dei 737 MAX segue l’insolita dichiarazione pubblica dell’ente regolatore con cui viene ammonita la gestione di Boeing (NYSE:BA) per aver tentato di fare pressioni affinché venisse annullato il divieto. L’Autorità Federale per l’Aviazione USA (FAA) in un messaggio al Congresso afferma di avere approfittato di un recente incontro per invitare la compagnia a focalizzarsi sulla “qualità e tempestività dell’invio dei dati per la revisione da parte della FAA”.

Ad ottobre, abbiamo notato che il peggio per Boeing deve ancora venire perché la FAA non vuole far sembrare che l’approvazione dei MAX arrivi troppo in fretta mentre cerca di riconquistare la fiducia dei passeggeri e dei regolatori esteri. L’ultima frenata conferma che il viaggio di Boeing per tornare alla normalità sarà più lungo e più difficoltoso del previsto.

Enormi perdite di denaro

Con gli aerei MAX che si ammassano fuori dalle fabbriche nello stato di Washington ed il proseguire dei controlli da parte dell’ente regolatore, Boeing dovrà soffrire ancora dal punto di vista finanziario, rendendo difficile agli analisti prevedere un bottom nel prezzo del suo titolo.

Prima di annunciare il blocco della produzione di gennaio, Boeing aveva messo in magazzino più di 380 nuovi aerei, secondo una stima del blogger sulla produzione dei 737 Chris Edwards. Nel report sugli utili del secondo trimestre, Boeing ha visto un onere di 5 miliardi di dollari per risarcire i clienti delle compagnie aeree per il blocco del modello.

Questo costo sicuramente salirà se l’ente regolatore non consentirà ai MAX di tornare in volo all’inizio del prossimo anno. Inoltre, Boeing dovrà pagare altri centinaia di milioni alle famiglie delle vittime. Sheila Kahyaoglu, analista di Jefferies, calcola un ulteriore danno del 6% agli utili per azione nel 2020.

Fino a quando i Max resteranno bloccati, sarà difficile capire l’entità dei danni per la reputazione della compagnia e per le sue prospettive finanziarie. Ma la posta in gioco è troppo alta, sia per Boeing che per l’economia USA.

Il 737, entrato in servizio per la prima volta alla fine degli anni Sessanta, è il modello più venduto nel settore dell’aviazione e la principale fonte di guadagno di Boeing. La nuova versione Max ha avuto così tanto successo da registrare oltre 5.000 ordinativi del valore di più di 600 miliardi di dollari, compresi aerei che sono già stati consegnati.

Ma il ritorno in commercio dell’aereo più venduto di Boeing è stato bloccato ripetutamente e ora non è probabile prima dell’inizio del 2020. I rinvii sono costati alla compagnia almeno 8,4 miliardi di dollari finora, secondo Bloomberg.

Morale della favola

Guardando al futuro, non pensiamo che Boeing possa raggiungere una piena normalità operativa sul breve termine e il maggiore ostacolo in questo processo sarà riconquistare la fiducia del pubblico. Boeing è sicuramente in grado di risolvere le questioni tecniche necessarie per rendere di nuovo il modello Max un affidabile generatore di entrate, ma questo processo è anche strettamente legato alla riconquista della fiducia pubblica.

L’insolito ammonimento pubblico della FAA di questa settimana indica che questo processo sarà più complicato e che potrebbe costare il posto all’amministratore delegato di Boeing Dennis Muilenburg. Pensiamo che non sia ancora il momento giusto per gli investitori che aspettano di accaparrarsi questo importante titolo industriale. I rischi sono più inclinati al ribasso.

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