Il dollaro canadese si muove piano piano, tentando una modesta ripresa contro l’USD dopo il notevole calo dell’1,8% della scorsa settimana che ha fatto registrare il ritorno sui minimi annuali.
I prezzi del petrolio e le materie prime continuano a dominare in vista della riunione OPEC di questa settimana. Brent, Future Petrolio Greggio WTI, e il Western Canada Select mostrano tutti segni di debolezza. Inoltre, anche le aspettative di un ritocco sui tassi di interesse da parte della banca centrale canadese si sono affievolite, di contro tendenza gli spread si sono ampliati, tutto ciò ha contribuito ad un indebolimento del dollaro canadese.
Dal punto di vista macro, non ci sono news rilevanti prima della pubblicazione delle vendite al dettaglio e degli indici dei prezzi al consumo in programma venerdì prossimo.
Comunque, la volatilità in campo al dollaro canadese sta piano piano aumentando, anche se restano entro il range del 2018.
Analisi tecnica USD/CAD
Le indicazioni tecniche, in ottica giornaliera identificano una bearish butterfly con area “D” raggiunto sui massimi di giornata; al momento nonostante la presenza di una movimentazione armonica di stampo ribassista, dal punto di vista prettamente grafico, la lettura delle candele, sia in ottica daily che intraday, non forniscono ancora idee ribassiste; da sottolineare che l’area PRZ, di una possibile partenza ribassista, segnalata dal pattern armonico, potrebbe spostarsi più in alto in zona supply – weekly tra 1,3270 / 1,3300 raggiunto in pullback l’ultima volta esattamente nella settimana del 18 giugno del 2017.
Inoltre, anche in ottica settimanale, evidenziamo la presenza di un altro pattern armonico ribassista, max gartley, con il punto “D” che potrebbe terminare nell’area PRZ dell’armonico giornaliero, il quale conferma ulteriormente la possibilità di una movimentazione bearish, nell’area di supply evidenziata in grigio su tutti e due i grafici.