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Buzzi Unicem: nuovi massimi pluriennali

Pubblicato 12.08.2016, 10:22
Aggiornato 09.07.2023, 12:32
BZU
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Prosegue lungo la via degli acquisti Buzzi Unicem (MI:BZU) che in avvio di seduta fa registrare nuovi massimi pluriennali a 19.37 euro (prezzo max ultimi 9 anni). Il titolo continua a beneficiare della forte crescita dell’utile del primo semestre grazie anche alla solida progressione negli Stati Uniti e della ripresa in Europa Centrale.

In Italia, invece, le aspettative di una stabilizzazione dei consumi e di un recupero dei prezzi sono andate deluse, soprattutto per la repentina interruzione degli appalti pubblici dovuta alle difficoltà applicative del nuovo codice.

I risultati continueranno ad essere negativi, sebbene in misura inferiore al periodo precedente.

Per quanto riguarda Polonia e Repubblica Ceca la società prevede che il leggero miglioramento realizzato nei primi sei mesi si mantenga tale anche a fine esercizio.

Maggiore dinamismo è immaginabile in Ucraina, dove la variazione del fatturato in valuta locale, grazie a volumi in ripresa e prezzi in evidente progresso, sta superando il tasso d’inflazione. Infine per la Russia, sebbene il secondo trimestre abbia evidenziato i primi segnali positivi, si conferma l’attesa di risultati operativi, espressi in euro, in sostanziale peggioramento.

Buzzi Unicem ritiene che a livello consolidato i prossimi sei mesi esprimeranno una redditività operativa simile a quella del 2015. Pertanto, per l’intero esercizio 2016, si prevede un margine operativo lordo ricorrente in miglioramento rispetto all’esercizio precedente ed intorno a 520 milioni di euro in valore assoluto.

A livello grafico, la violazione di quota 19.99 euro (in chiusura di seduta) spianerà la strada per ulteriori allunghi in direzione del primo obiettivo a 20.64 euro.
I ricavi netti conseguiti nel semestre sono risultati in aumento del 1,9% a 1.261,3 milioni di euro contro i 1.238,2 milioni del 2015. Le vendite di cemento realizzate dal gruppo nei primi sei mesi del 2016 hanno registrato un incremento del 2,7% rispetto all’analogo periodo del 2015, attestandosi a 12,2 milioni di tonnellate. Le variazioni sono state favorevoli in tutti i mercati di presenza, ad eccezione di Italia e Russia, che hanno realizzato una contenuta flessione.

La produzione di calcestruzzo preconfezionato si è confermata pari a 5,6 milioni di metri cubi, in marginale riduzione (-0,6%) rispetto all’esercizio precedente. Il margine operativo lordo consolidato è stato di 222,5 milioni, contro i 166,6 milioni del 2015 (+33,5%). Il dato del primo semestre ha beneficiato di proventi netti non ricorrenti per 3,2 milioni (erano 1,5 milioni nello stesso periodo del 2015); al netto di tali importi, il margine operativo lordo del primo semestre 2016 sarebbe aumentato di 54,1 milioni (+32,8%).

Il risultato operativo è stato pari a 129,0 milioni (70,1 milioni a giugno 2015). Il risultato prima delle imposte si è attestato a 129,2 milioni (erano 54,1 milioni nel 2015), dopo oneri finanziari netti pari a 36,4 milioni (51,8 milioni nel 2015), un contributo di 36,4 milioni dalle partecipazioni valutate a patrimonio netto (30,2 milioni nel 2015) e plusvalenze da realizzo partecipazioni per 0,2 milioni (5,7 milioni nel 2015).

Il conto economico del periodo si è chiuso con un utile netto di 91,5 milioni, rispetto a 36,4 milioni del primo semestre 2015; l’utile attribuibile agli azionisti della società è passato da 34,9 milioni nel 2015 a 90,3 milioni nel periodo in esame. Il flusso di cassa riferito al semestre è risultato di 185,0 milioni, in confronto a 132,9 milioni nel corrispondente periodo 2015. L’indebitamento netto al 30 giugno 2016 ammonta a 1.064,6 milioni, in aumento di 34,8 milioni rispetto ai 1.029,7 milioni del 31 dicembre 2015.

Nel semestre in esame il gruppo ha distribuito dividendi per 16,2 milioni, di cui 15,4 milioni da parte della capogruppo, ed ha sostenuto spese in conto capitale per complessivi 127,0 milioni. Gli investimenti in immobilizzazioni tecniche relativi a progetti di incremento della capacità produttiva o speciali sono stati pari a 51,6 milioni, quasi totalmente riferiti al completamento della nuova linea produttiva di Maryneal (TX). Non sono stati effettuati investimenti significativi in immobilizzazioni finanziarie.

Ultima analisi sul titolo 02/08/2016:
Il raggiungimento di area 18.36 euro, riferimento che BuzziUnicem aveva toccato a maggio scorso e nel 2008, ha momentaneamente frenato la corsa delle quotazioni (si attendono i dati semestrali di domani). Il titolo si è mostrato molto reattivo negli ultimi 40 giorni di contrattazioni, riprendendo il camino di crescita intrapreso a metà febbraio di quest’anno. Questa circostanza ha messo i corsi nelle condizioni di poter superare la resistenza in area 18.36 euro, livello oltre il quale ci sarà probabilmente via libera verso i 18.78 e 19.15 euro. Tale ipotesi perderebbe invece forza in caso di discese sotto quota 17.50 (in chiusura di seduta), preludio al raggiungimento di area 17 e area 16.55 euro. Il titolo in sei mesi ha guadagnato il 27%, il 13.5% in 1 anno, il 61% in 3 anni ed il 156% in 5 anni (dal 2000 ad oggi +84%). Occhio alle prese di profitto e ad un mercato molto speculativo e volatile. Il 14 luglio Exane ha alzato il target price di Buzzi Unicem da 23 a 24 euro, ouperform confermato.

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