Il Giappone è ancora in difficoltà: i dati preliminari riferiti al PMI manifatturiero giapponese di marzo, elaborato da Nikkei, sono scesi a 49,1 punti rispetto ai 50,1 del mese precedente. La cifra è inferiore alla soglia dei 50 punti, che separa la contrazione dall’espansione.
L’attività manifatturiera non si contraeva da quasi un anno, ma i nuovi ordini per le esportazioni, che hanno subito un forte calo, passando da 49,0 a 45,9 punti, sono i maggiori responsabili della debolezza manifatturiera in Giappone e questa tendenza dovrebbe continuare, visto che l’economia globale è in netto rallentamento. In particolare, la domanda globale è in calo, circostanza che fa aumentare le pressioni al ribasso sulla spesa dei consumatori e, quindi, sull’inflazione, che secondo noi non raggiungerà mai l’obiettivo del 2% fissato dalla BoJ.
La volontà della BoJ di far salire l’inflazione è irrilevante perché il contesto globale impedirà a qualsiasi politica monetaria di essere efficace. Il Giappone è in grado di far aumentare la spesa dei consumatori, ma se le esportazioni continuano a scendere, il risultato complessivo non avrà l’effetto desiderato.
La forza del Giappone è il suo controllo della banca centrale, ciò significa che può stampare tutta la moneta necessaria, sostenendo la bolla dell’azionario, oltre a creare dal nulla una crescita “superficiale”.
Siamo ribassisti sull’USD/JPY e riteniamo che lo status di rifugio sicuro aumenterà nonostante i massicci deflussi di capitale dalla BoJ. La fiducia è ancora dalla parte della banca centrale, anche se il debito, già immenso, continua ad aumentare.
EUR/USD
La coppia EUR/USD ha infranto il canale ascendente a breve termine. Tuttavia, la resistenza oraria giace ancora a 1,1376 (massimo 11/02/2016). Il supporto orario si ubica a 1,1189 (minimo intragiornaliero), mentre un supporto robusto si ubica a 1,1058 (minimo 16/03/2016). Si prevede una continua debolezza. A più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista finché reggerà la resistenza a 1,1746. La resistenza chiave si trova nell’area intorno a 1,1453 (massimo di fascia) e il livello a 1,1640 (minimo 11/11/2005) probabilmente frenerà un eventuale apprezzamento. L’attuale deterioramento dei livelli tecnici favorisce una flessione graduale verso il supporto a 1,0504 (minimo 21/03/2003).
GBP/USD
La coppia GBP/USD è in fase di consolidamento dopo la netta ascesa della scorsa settimana. Tuttavia, nel medio termine la struttura tecnica mostra ancora una linea di tendenza ribassista. La resistenza oraria si ubica a 1,4514 (massimo 18/03/2016), mentre il supporto orario si trova a 1,4222 (minimo 17/03/2016). È necessaria la violazione della robusta resistenza a 1,4668 (04/02/2016) per intravedere un cambiamento del momentum a breve termine. Il modello tecnico a lungo termine è negativo e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,3503 (minimo 23/01/2009), fino a quando i prezzi permarranno al di sotto della resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, vedasi altresì la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo.
USD/JPY
Il momentum a medio termine della coppia USD/JPY è chiaramente negativo. Tuttavia, nel breve termine, la coppia è negoziata chiaramente in modalità altalenante. La resistenza oraria è data a 112,96 (massimo 17/03/2016). Una resistenza più robusta è data a 114,91 (massimo 16/02/2016). Il supporto orario è dato a 110,67 (minimo 17/03/2016). Si prevede un ulteriore consolidamento. Propendiamo per un’impostazione ribassista a lungo termine. Puntiamo al target a 105,23 (minimo 15/10/2014). Un aumento graduale verso la massiccia resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002) appare meno auspicabile. Si osserva un altro supporto chiave a 105,23 (minimo 15/10/2014).
USD/CHF
La coppia USD/CHF è attualmente in fase di consolidamento dopo aver perso due cifre la scorsa settimana. Il momentum a breve termine è chiaramente ribassista. Il supporto orario si ubica a 0,9651 (minimo 11/02/2016). La resistenza oraria si ubica a 0,9913 (massimo 16/03/2016). Si prevede che mostri un ulteriore consolidamento. Nel lungo termine, la coppia ha stabilito massimi da metà 2015. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). La struttura tecnica favorisce un’impostazione rialzista di lungo termine.