Le azioni del colosso canadese della cannabis Canopy Growth (NYSE:CGC), (TSX:WEED) sono salite dell’1,70% nella mattinata statunitense di lunedì. L’inversione della traiettoria è giunta dopo la votazione degli azionisti sull’accordo da 3,4 miliardi di dollari per acquistare la produttrice statunitense di marijuana Acreage Holdings (OTC:ACRGF).
Sebbene si preveda che il voto ratifichi l’accordo, l’acquisizione dell’azienda produttrice di cannabis con sede a New York non sarà effettiva finché la marijuana non sarà legalizzata dagli Stati Uniti a livello federale. Tuttavia, questo potrebbe non avvenire a stretto giro. Inoltre, non è l’acquisizione fisica di Acreage il punto focale al momento. È piuttosto la posizione strategica dietro a questa mossa che Canopy Growth voleva conquistare.
Vantaggio strategico, per ora
La mossa dà alla canadese Canopy - l’azienda di cannabis più grande al mondo per capitalizzazione di mercato – accesso al mercato della marijuana più grande del mondo, in quanto Acreage distribuisce già in 20 stati che fanno parte degli USA. Assicurarsi un partner statunitense presente in più stati è una grande mossa per Canopy, un grande passo per mantenere la sua posizione predominante in un settore in continua evoluzione come quello della cannabis.
Restare al vertice del settore della cannabis sta diventando sempre più importante, ma sempre più difficile, specialmente per le aziende canadesi nonostante la loro posizione privilegiata. La difficoltà che si trovano ad affrontare le aziende canadesi è la prospettiva della legalizzazione negli USA a livello federale. Mentre ci si avvicina piano piano a questo momento, le aziende iniziano a preparasi al mutamento che sconvolgerà tutto il settore.
La legalizzazione porterà gli USA nella posizione di poter intaccare la leadership canadese nel settore. Nonostante sia stata la prima nazione del G7 a legalizzare la sostanza, attraendo una marea di investimenti, il Canada rischia di perdere la sua posizione di vantaggio a causa del bacino relativamente ridotto della popolazione.
Con una popolazione inferiore a quella della California, in Canada c’è oggettivamente un limite alla quantità che può essere venduta. D’altro canto, questo ha spinto le aziende canadesi a intrecciare della relazioni con altri paesi in cui le restrizioni si stanno allentando, aprendo così la possibilità di nuovi mercati.
La posizione del Canada, per ora, rimane privilegiata, in quanto negli USA le aziende del settore non possono operare in tutti e 50 gli stati, in quanto la marijuana è ancora illegale a livello Federale.
La costruzione della leadership di un marchio
In ogni caso, c’è differenza tra essere un produttore di una materia prima mondiale e il ritorno finanziario che deriva dalla leadership di un marchio. Ed è qui che le aziende canadesi rischiano di essere svantaggiate a favore delle rivali americane, indipendentemente dal fatto che abbiano iniziato ad operare in anticipo. Le leggi canadesi vietano il brand marketing.
Le aziende canadesi, non potendo commerciare il loro prodotto con un brand riconoscibile, hanno un grandissimo ostacolo da superare per quanto riguarda la relazione con la clientela. E quando parliamo di margini di profitto, il branding è una cosa seria!
Tutti lo sanno, dai produttori dei Kleenex (NYSE:KMB) a quelli dei Corn Flakes (NYSE:K), alle aziende come McDonald’s (NYSE:MCD) o Microsoft (NASDAQ:MSFT). Nessuno pensa alla provenienza di questi prodotti, i consumatori semplicemente conoscono il marchio e si fidano.
Ma stringendo una partnership con Acreage negli Stati Uniti ora, Canopy ha una strategia realizzabile per mantenere lo slancio in futuro. E la notizia di questo slancio è ciò che Canopy sta tenendo sotto i riflettori. A questo fine, ieri ha pubblicato un aggiornamento sulle sue operazioni ed attività internazionali sui mercati emergenti della cannabis e del CBD a scopo terapeutico.
Tra i punti principali, troviamo un accordo pluriennale che ha siglato in Sud America con la colombiana Procaps, produttrice di farmaci ed integratori da banco. La compagnia esporta in oltre 50 paesi, compresi gli Stati Uniti dove è certificata dalla Food and Drug Administration. Canopy intende usare l’esperienza e la capacità produttiva di Procaps (soprattutto nel campo delle capsule di gelatina) per servire i crescenti mercati del CBD in America Latina.
Canopy ha inoltre messo in luce la sua divisione di cannabis terapeutica, nota come Spectrum Therapeutics, che ha cominciato a vendere il prodotto in Australia il mese scorso.Spectrum dovrebbe fornire ai pazienti marijuana terapeutica importata mentre prosegue la costruzione di una struttura di coltivazione nell’Australia sudorientale.
La compagnia ha inoltre annunciato di aver ottenuto permessi di coltivazione in Danimarca e per due strutture in Sud Africa.
E tutto questo serve a preparare il terreno per la prossima attesissima notizia da parte della compagnia: la pubblicazione dei risultati del quarto trimestre, dopo la chiusura di giovedì 20 giugno. Si prevede che la forte produzione e la crescita delle vendite continuino.
Nel terzo trimestre, Canopy ha riportato ricavi di 97,7 milioni di dollari canadesi (72,77 milioni di dollari USA), in salita dai 21,7 milioni di dollari canadesi (16,16 milioni di dollari USA) dello stesso trimestre del 2018, mentre le vendite nette sono state di 83,05 milioni di dollari canadesi (61,86 milioni di dollari USA), rispetto ai 21,7 milioni di dollari canadesi (16,16 milioni di dollari USA) dello stesso trimestre dell’anno prima. Considerata l’espansione della produzione della compagnia, questi dati dovrebbero aumentare di conseguenza.
L’indicatore da seguire, tuttavia, sarà quanto resterà nelle riserve di cassa della compagnia. Se entrambe queste serie di dati saranno positive, lo slancio di Canopy probabilmente proseguirà.