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Christine Lagarde strega i mercati

Pubblicato 05.07.2019, 11:07
Aggiornato 12.03.2019, 08:00

Christine Lagarde strega i mercati. Il Bund vola a nuovi massimi storici, con il rendimento sul dieci anni negativo dello 0,4%, tanto quanto rendono i depositi presso la Bce. Lo spread italiano si restringe fino a 200 punti base, con rendimenti all’1,6%. Volano le banche: lo stoxx europeo del comparto sta guadagnando il 3,3% in due sedute. Tra le italiane Ubi Banca (MI:UBI): +12%, Unicredit (MI:CRDI) +9,6%, Banco Bpm (MI:BAMI) +9,9%. Intesa Sanpaolo SpA (MI:ISP) a +7,6%.

In questo scenario è interessante il certificate Maxicedola Isin FREXA0017816 con tre sottostanti: Banco Bpm, Ubi, Intesa. Maxicedola del 9,5% già ad agosto, poi cedole mensili dello 0,5% (6%) annuo, rimborso anticipato ed effetto memoria. Per approfondire clicca qui.

Oggi nel mondo si registrano bond governativi per 13,4 miliardi con tassi negativi, record storico, e una durata media calcolata secondo l’indice Mc Duration ai massimi di sempre 8,3. Tra Draghi e Lagarde c’è una forte comunione di vedute. Abbiamo fatto un salto nel passato per confrontare le tappe importanti di Draghi alle Bce e le dichiarazioni della Lagarde dalla più alta poltrona del Fondo monetario internazionale, che ha diretto per 8 anni. Emerge una Lagarde che ha sempre appoggiato le politiche di Draghi, come si vede in questa tabella:

Tabella Draghi Lagarde

L’altro punto che accumunerà Draghi e Lagarde è il non essere troppo amati da Donald Trump. Il presidente Usa, ha accusato Draghi di manipolare il cambio. Negli anni passati, la Lagarde non ha lesinato forti stoccate alla politiche commerciali degli Stati Uniti in tema di dazi. Non tutto però è oro quel che luccica. Alcuni osservatori fanno notare che l’elezione della Lagarde ha coinciso anche con il no alla guida della Bce del superfalco (denominazione per gli economisti contrari a politiche troppo espansive) Jens Weidmann (presidente della Bundesbank).

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In ultimo, lasciatemelo dire, fa un po’ senso vedere alla guida di due delle più importanti banche centrali mondiali Fed e Bce, non due economisti ma due esperti legali come Powell e la Lagarde. La compliance è arrivata anche lì.

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C'e' chi dice una strega...tanto lei se ne f5r1e8g3a...
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