Dal 1920 ad oggi, solo 1 decennio su 10 (vedremo il 2020-2030 come andrà) è risultato negativo per le azioni.
Come potete vedere dall’immagine sotto infatti (seconda colonna S&P 500), in 100 anni il periodo negativo è risultato solo quello dal 2000 al 2010, questo perché in quei 10 anni è davvero successo di tutto, la bolla dotcom, l’attacco alle Torri Gemelle, la grande crisi finanziaria dei subprime.
Eppure anche lì potremmo dire, il calo è stato più un mancato guadagno che un vero e proprio tracollo. Eppure, ancora una volta, se vediamo il resto delle colonne (sempre di quel decennio, penultima riga) ci rendiamo conto che un portafoglio ben diversificato avrebbe comunque performato in positivo nella decade (i rendimenti si intendono annui).
Infatti abbiamo avuto:
- Azionario mercati sviluppati Ex-USA: 1.1%
- Mercati emergenti: 13.5%
- Treasury 10Y: 4%
- Bond Governativi globali: 3.9%
- Materie prime: 7.3%
- Real Estate: 6.7%
- Cash: 2.4%
Quindi in questa semplice tabella vediamo come anche nelle fasi più complicate, tempo e diversificazione ci aiutano a portare a casa risultati positivi (l’inflazione in quel periodo si è mantenuta sotto il 2%).
In ogni caso, il mercato azionario resta a lungo termine la fonte principale di guadagni, ed anche in momenti come questi, dobbiamo conoscere la storia e contestualizzare. Infatti, guardando il grafico sopra, ci rendiamo conto che su oltre 200 anni di statistiche, solo in 3 anni su 206 (1.4% delle volte) il mercato azionario americano ha chiuso in negativo con cali di oltre il 30%.
Considerando che oggi siamo intorno a -20%, diciamo che anche qui ci troviamo in una situazione dove statisticamente ci sono più probabilità di un recupero entro fine anno che il contrario. Certo, la storia non si ripete mai uguale e potrebbe essere un’eccezione, ma in ogni caso penso che nei 2-3 anni successivi il mercato recupererebbe ampiamente.
Investire bene equivale sempre a mettere le probabilità dalla propria parte, ed ancora una volta diversificazione e tempo sono le armi che più di qualsiasi altra cosa ci aiuteranno a superare i momenti più complicati.
Chiudo con una nota sul momento attuale, nonostante il calo recente, un po' come dicevo nel periodo covid, è vero che “tecnicamente” è un bear market (calo superiore al 20%), ma è anche vero che come nel 2020 con i mercati a -35%, alla fine è stata una correzione (importante, ma pur sempre una correzione) all’interno di un lungo bull market, stiamo a vedere che non succeda la stessa cosa anche stavolta, saranno molto interessanti i prossimi 4-5 mesi.
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico"