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Considerazioni sulla moneta unica e sul cross EUR/USD

Pubblicato 25.03.2013, 15:00
EUR/USD
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Buongiorno lettori,
di seguito alcune considerazioni sul futuro della moneta unica che, sebbene venga ancora descritto come abbastanza roseo da alcuni, dal mio punto di vista è realmente sull'orlo di un precipizio.

Premetto che in questo articolo non considererò affatto l'aspetto tecnico del cross EUR/USD, ma parlerò solo dell'aspetto macroeconomico che interessa la moneta in questione.

Prima di parlarvi delle motivazioni che mi portano ad esprimere questa opinione vorrei porvi qualche domanda. Al di là del puro atto fisico di premere il tasto BUY sul cross EUR/USD, che nel brevissimo termine su alcune release e in operazioni di scalping ci può anche stare, voi realmente dareste fiducia e considerereste l'euro come un buon investimento in questo periodo?
Riformulando la domanda: se aveste dei soldi disponibili da investire, perchè in definitiva negoziare significa questo, veramente comprereste degli euro?
Per intenderci, la moneta unica è una garanzia allo stato attuale da poter diventare oggetto di investimento?

Veniamo alle considerazioni.

1) Nel giro di pochi anni ben cinque paesi hanno richiesto degli aiuti monetari: Irlanda, Portogallo, Spagna, Grecia e in ultimo Cipro, che ha realmente rasentato il fallimento più di qualunque altro.
Non vi piace il gergo "piano di salvataggio" tanto in auge al momento? Traduciamolo: servono soldi!

2) L'Italia ha ricevuto prestiti per un ammontare superiore a tutti gli altri stati dal momento che il fallimento del nostro paese sarebbe stato una mazzata tremenda per l'Unione, una sorta di ancora incagliata sul fondale.

3) L'Italia non ha un governo. Il nostro miracoloso sistema burocratico è capace perfino di questo. D'altronde, in quale altro stato il sistema elettorale potrebbe chiamarsi "porcellum"?
Vi confesso che ogni volta che leggo questo termine mi sbellicherei dalle risate.
Ma non vi sentite un po' presi in giro dai nostri cari politici?

4) Un altro stato in watch list è Malta, ma come è stato per Cipro fino all'ultimo nessuno ne parla.

5) E della Slovenia che cosa ne pensate? Il fatto che sia solvibile fino all'estate è una garanzia?

6) In Spagna e in Grecia il tasso di disoccupazione si aggira attorno al 25% = 1 persona su 4 non ha lavoro! Già il nostro 12% circa ci sembra tragico, figuriamoci!

7) (ma non meno importante!) Nel caso Cipro sembra che tutti si siano dimenticati un fattore, la Russia. Secondo voi la Russia ringrazierà la cosiddetta troika del piano di salvataggio approvato tra ieri e oggi? Vediamo la situazione nel dettaglio. Quando la settimana scorsa si parlava di prelievi forzosi del 9.9% sui depositi superiori ai 100.000 € la Russia si mostrò ovviamente contraria.
Tra le intimidazioni e le possibili ripercussioni un tal Medvedev aveva parlato di una possibile riduzione delle riserve in euro del paese. Cosa significa? Traduciamo il concetto: intendete derubare i nostri cittadini che hanno enormi depositi nelle banche cipriote in quanto l'isola è (scusate, era) un paradiso fiscale e far loro contribuire al salvataggio (a torto o a ragione non mi interessa, ognuno trae le proprie conclusioni, parlo solo del dato di fatto). Conseguenza: l'euro non ci dà più fiducia e andiamo a sostituire le nostre riserve, magari con dei dollari. = Vendita di euro sul fronte russo. Da notare che queste intimidazioni erano state fatte quando si parlava di un prelievo del 9.9%. Ora si parla di un prelievo di circa il 30% sui depositi oltre i 100.000 €! E i russi staranno a vedere?!

8) Il fatto che il piano di salvataggio sia stato approvato non significa che i problemi siano stati risolti per l'isola. Quando vi viene prescritto un farmaco dal medico siete sicuri che avrà l'effetto desiderato o a volte capita che vada sostituito?

Solitamente un paese o una macroarea in questo caso, quando ha pesanti difficoltà economiche derivate da una crisi, comincia a svalutare la propria moneta per favorire le esportazioni, quindi la produzione, il commercio e le industrie. Ancora mi viene da pensare che gli alti vertici europei non l'abbiano capito. Tuttavia penso che prima o poi se renderanno conto. Stati Uniti, Giappone e Gran Bretagna hanno già iniziato da tempo.

Queste rimangono le mie personali opinioni. Ogni commento in merito è gradito in quanto uno scambio di opinioni è sempre costruttivo.

Saluti

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