Stamattina il renminbi cinese ha raccolto richieste migliori contro l’USD sulla scia della pubblicazione, in Cina, di solidi dati mensili, che puntano a una stabilizzazione della seconda economia mondiale.
Negli scambi notturni la coppia USD/CNY è scesa a 6,90, rispetto alla chiusura di ieri, pari a 6,9068.
Le vendite al dettaglio hanno sorpreso in netto rialzo, pari al 10,8% a/a novembre, rispetto al 10,2% delle previsioni medie e al 10% del mese precedente.
Anche la produzione industriale ha superato le attese, aumentando del 6,2% a/a a fronte del 6,1% previsto. Infine, gli investimenti fissi sono rimasti stabili all’8,3%, confermando il consolidamento iniziato già in estate.
Questi dati, però, devono essere presi con le pinze, poiché i maggiori contributi sono ancora legati alle aziende a controllo statale e ai progetti infrastrutturali (+20,2% a/a), mentre gli investimenti delle aziende private sono saliti del 3,1% a/a.
La tendenza si muove, però, nella direzione giusta, la cifra riferita agli investimenti pubblici è in costante calo da aprile, quella riguardante i privati è salita rispetto al minimo pari al 3,10% registrato a luglio.
Nel complesso, i dati pubblicati di recente in Cina suggeriscono che gli sforzi della banca centrale e del governo iniziano a mostrare qualche risultato.
Crediamo, però, che sia ancora relativamente presto festeggiare una vittoria dell’economia cinese, che viene comunque costantemente sostenuta dal governo.
Crediamo che vi sia spazio per un certo apprezzamento dello yuan, infatti, la sua svalutazione, nel 2016, ha dato all’economia una spinta positiva e sta aiutando il settore industriale a far registrare una sostanziale tenuta.