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DailyFX Morning Adviser, la quiete prima della tempesta?

Pubblicato 29.07.2014, 08:50
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Matteo Paganini, 29 luglio 2014
INTRO
Domani sarà un grande giorno per i mercati, dopo il quale si cercherà di capire il destino delle borse, non tanto del dollaro americano. Domani mattina ci concentreremo interamente sul tema, oggi la giornata sarà di preparazione e potremo, in mancanza di importanti dati macro, concentrarci sulla distribuzione dei flussi di capitale.
Tentativi di discesa per i listini
Ieri abbiamo assistito a tentativi di discesa sul versante americano, con lo S&P500 che si è fermato sopra i supporti di breve periodo passanti per area 1,965.0, prima di ripartire fino a 1,980.00 e consolidare intorno a questo livello. Tentativo di rottura dei supporti dunque, al quale si è alternata una ripartenza decisa indice di quanto ci troviamo ancora di fronte ad incertezza e soprattutto che la possibilità di assistere ad ulteriori massimi non è poi così remota. Sul fronte valutario, questa discesa temporanea non è corrisposta a nessuna rivalutazione particolare delle cosiddette valute rifugio, con lo yen in tendenza ribassista di brevissimo periodo, soprattutto contro il dollaro americano, il franco ancora osservato speciale a causa del Peg con l’euro (il che non lo rende appetibile per gli acquisti) ed il dollaro che tendenzialmente ha abbandonato il suo vecchio ruolo di valuta rifugio/di finanziamento mesi e mesi fa (si ripropone soltanto talvolta e per poco tempo, molto spesso qualche ora).
I restringimenti di volatilità
La giornata di ieri è stata caratterizzata dalla continuazione, soprattutto sul fronte valutario, delle restrizioni di volatilità che si sono rincorse per tutto il tempo e che dovrebbero comunque essere curate con attenzione, in quanto potenzialmente foriere di partenze di movimenti direzionali di breve periodo, da poter sfruttare operativamente (vedremo tra poco i livelli tecnici di attenzione). Le borse hanno continuato ad essere quelle in grado di muoversi maggiormente ed anche cambi che ultimamente si sono mostrati più frizzanti di altri, uno su tutti il Usd/Cad, sono rimasti imbrigliati in quest’alea, con le materie prime che hanno seguito questa logica di pausa in attesa di domani. La liquidità da settimana prossima comincerà gradualmente a ridursi, attualmente risulta ancora buona per cui se dovessimo assistere alla partenza di movimenti importanti è possibile che questo corrisponda a buoni volumi di scambio, per cui seguiamo con attenzione le soglie tecniche, secondo la logica che vede la possibilità di inizio di creazione di scenari da buy the rumor, sell the news. E’ possibile infatti che i prezzi si avvicinino a zone di supporto (resistenza) che potrebbero intervenire favorendo gli acquisti (vendite) a prezzi ritenuti vantaggiosi oppure lasciare strada a rotture che diverrebbero più realizzabili data la vicinanza ai livelli critici di attenzione, intorno ai quali con alta probabilità vanno a disporsi buone nuvole di ordini. Appuntamento a domattina per ragionare sui potenziali scenari post Fed, per il momento passiamo ad analizzare i livelli tecnici ed operativi per la giornata di oggi.
QUADRO TECNICO
EUR/USD: euro immobile nel range tra 1.3425 e 1.3440 per tutta la giornata di ieri. Ci troviamo ancora all’interno di questa congestione, nei pressi della media oraria a 21 che sta fungendo da leggera resistenza. I livelli di attenzione rimangono quelli studiati ieri. Possibile perciò seguire con attenzione potenziali rotture dirette verso il basso, che in caso di superamento di area 1.3415 potrebbero lasciare spazio ad accelerazioni verso area 1.3380 ed in estensione 1.3350 (vicini alla parte bassa del canale ribassista daily tracciato a partire dagli ultimi massimi). Oltre a pensare di lavorare su eventuali rotture ribassiste, l’idea è quella di iniziare a considerare la possibilità di vendite in limit tra 1.3450 e 1.3465, sempre per ritorni verso i minimi ed eventuali rotture ribassiste, tenendo conto che ritorni sopra 1.3485 potrebbero lasciare spazio a tentativi di raggiungimento di area 1.3510, oltre la quale potremmo assistere a giri di mercato verso 1.3545.
USD/JPY: ottima la tenuta della media a 21 esponenziale e dei punti statici visti ieri su un 4 ore, con i prezzi che hanno sfiorato il target posto a 102.00. Possibile ore valutare, spostandosi su un time frame orario, eventuali storni verso i supporti rappresentati dalla media a 21 e dei punti passanti per tra 101.80 e 101.90, dove eventualmente pensare a posizionamenti lunghi di dollaro, con l’idea che ritorni sotto area 101.70 (data dagli ultimi minimi prima dei tentativi ultimi di salita) potrebbero portare ad accelerazioni nell’ordine dei 15 punti. Ci rendiamo conto che per parlare di yen stiamo utilizzando target abbastanza stretti, ma questo è quanto allo stato dell’arte attuale. In caso di rispetto del quadro primario di analisi, con il mercato che potrebbe tentare il raggiungimento di area 102.00 e 102.15, attenzione alla potenziale formazione di una divergenza ribassista sui massimi di prezzo.
EUR/JPY: nessuna operatività sul cross, come su Eur/Usd ieri. Continuiamo a rimanere su un 4 ore, dove tra 137 figura a 137 ¼ continuano a passare le resistenze individuata graze al passaggio dei massimi precedenti e che, in caso di caricamento dello stocastico è possibile valutare eventuali posizionamenti short per ritorni sui minimi ed eventuali estensioni verso area 136.15 (il supporto daily visto ieri). Superamenti di area 137.30 potrebbero riproporre tentativi di raggiungimento dei primi minimi precedenti, passanti per 137.50, che se dovessero essere raggiunti con uno stocastico lontano dalla zona di ipercomprato, potrebbero lasciare intendere la possibilità di assistere a tentativi di raggiungimento degli ultimi massimi passanti per 138.00.
GBP/USD: perfetta l’analisi di ieri sulla sterlina, con la divergenza rialzista a 4 ore che si è interrotta sulle prime resistenze come previsto e con i prezzi che dopo aver raggiunto le prime aree di resistenza (stimate, dal punto di vista operativo, a partire da 1.6995) sono tornati sui minimi di giornata. Su un 4 ore rimaniamo impostati a ribasso, con la possibilità di valutare eventuali rotture ribassiste in caso di stocastico lontano dall’ipervenduto e prezzi sui minimi, rotture che potrebbero accompagnare le quotazioni verso 1.6930 (se superato il 50). Sull’orario esiste la possibilità che i prezzi tentino di caricarsi verso le resistenze viste ieri prima di pensare a ripartire verso il basso, seguiamo anche questa possibilità, con l’idea che ritorni sopra area 1.7030 potrebbero risultare propedeutici a tentativi di ripartenza verso 1.7065.
AUD/USD: buoni i caricamenti di prezzo esauritisi all’interno delle aree di resistenza passanti come visto tra 0.9400 e 0.9420, prima di aver assistito a ripartenze verso i minimi avvenute però durante la notte. Graficamente rimaniamo ancora non molto puliti, con un 4 ore molto confuso, un daily che continua a rimanere sulle idee analizzate ieri ed un orario che ci restituisce aree statiche di resistenza sulle quali ragionare, dove pensare a vendite o acquisti rispettivamente su resistenze e supporti, con stop e reverse oltre tali livelli (con una tolleranza pari a circa una decina di punti). Parliamo di 0.9420 e di 0.9375.
DAX (GER30): Dax che ieri per 25 punti non è andato a toccare i nostri primi ordini di vendita ma che ci ha dato enormi soddisfazioni a livello di andamento tecnico in quanto è sceso ottimamente rimanendo sotto la media a 21 e rispettando, forse anche troppo perfettamente, i livelli tecnici segnati dai prezzi. Siamo ripartiti a ribasso fermandoci sotto l’ultimo spike di prezzi fatto segnare in apertura lo scorso 24 luglio invece di raggiungere l’area più importante di 9,700. Poco male, continuiamo a seguirlo su un time frame orario per oggi, dove abbiamo le quotazioni sotto l’area di media a 21 che insieme ai punti statici di massimo segnati ieri e passanti tra 9,650 e 9,675 potrebbe rappresentare una buona area di resistenza sulla quale pensare a vendite dell’indice per ritorni verso i minimi di ieri ed eventualmente estensioni verso i minimi precedenti in caso di stocastico lontano dall’ipervenduto con i prezzi sui minimi di ieri. Nel caso in cui dovessimo trovarci al cospetto ai un tentativo di rottura rialzista di area 9.735 (ultima resistenza vista ieri), è possibile attendersi tentativi di accelerazione verso area 9,800.
Oro (XAU/USD): oro che continua a muoversi all’interno della grande congestione che commentiamo da qualche settimana e che ieri ha sfiorato le aree di resistenza sulle quali pensare ad eventuali vendite, tenendo conto dei non buoni rapporti di R/R comunque presenti. Continuiamo a seguire la possibilità di assistere a tentativi di caricamento verso area 1,310.00, dove eventualmente pensare a posizionamenti short (punti statici e medie impostate a ribasso), con l’idea che ritorni sopra area 1,313.80 potrebbero lasciare spazio a tentativi di raggiungimento di zona 1,320.00 (non buoni R/R per operare sul metallo giallo).

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