Il fatto che la FED si sia trasformata in colomba avrebbe teoricamente dovuto scatenare vendite di Dollaro ma non sembra sia così. Se consideriamo che in giro per il mondo ci sono tutta un’altra serie di banche centrali ancora più accomodanti, la sovraperformance economica degli Stati Uniti significa che il biglietto verde continuerà a registrare buoni risultati. La sorpresa positiva diell’ISM manifatturiero evidenzia ancora una volta come l’economia USA non stia rallentando bruscamente, anzi, come dice la FED le prospettive restano solide. I rendimenti obbligazionari a stelle e strisce sono saliti con decisione durante le ultime sedute, con il rendimento a 10 anni che ha recuperato 13 punti base dai minimi della scorsa settimana e la curva dei rendimenti 3 mesi / 10 anni che è ripassata in positive.
Se negli USA tutto è abbastanza chiaro lo stesso non si può dire del Regno Unito dove anche ieri il Parlamento ha dato provare di non sapere che pesci prendere. Le vie alternative non hanno ottenuto la maggioranza e la scadenza del 12 aprile si avvicina a grandi passi. La sterlina è stata venduta sui timori di un’uscita. Tornando alle Banche Centrali durante la notte come previsto la Reserve Bank of Australiai ha mantenuto i tassi all'1,50%. L'AUD ha sottoperformato leggermente, perdendo quasi mezzo punto percentuale rispetto al Dollaro.
Wall Street nel frattempo si è mostrata forte anche a inizio settimana con l’S&P 500 +1,2% a 2867 punti, ma poi i futures statunitensi hanno in parte ridimensionato i guadagni perdendo circa -0,2%. In Asia la sessione ha evidenziato cautela con il Nikkei -0,1% e lo Shanghai Composite +0,2%. Lo stesso si può dire dell’Europa. Nelle materie prime questa cautela ci restituisce un oro in fase di consolidamento, mentre il petrolio continua a guadagnare terreno e le prospettive rialziste restano solide.
Sul fronte macro economico è una mattinata sostanzialmente tranquilla, il dato PMI sulle costruzioni del Regno Unito non ha evidenziato particolari variazioni e a questo punto si attende il dato sugli ordinativi di beni durevoli degli USA alle 14:30. Sono attesi in crescita di +0,2% nel core.