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Dopo decisione USA su attacchi aerei in Iraq cresce avversione a rischio

Pubblicato 08.08.2014, 11:23
Aggiornato 07.03.2022, 11:10
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Market Brief

La seduta notturna è stata caratterizzata dalla decisione USA di autorizzare attacchi aerei mirati per proteggere gli americani in Iraq ed evitare un potenziale genocidio contro gli yazidi. L’avversione al rischio è il fattore chiave sul forex e sui mercati finanziari. USD, CHF e JPY sono richiesti, mentre le valute dei mercati emergenti estendono le perdite. La coppia XAU/USD è salita a 1.320 USD e può crescere ancora, visto l’acuirsi delle tensioni.

In Giappone, la BoJ ha mantenuto invariata la politica monetaria con una decisione unanime; la base monetaria giapponese continuerà a crescere a un ritmo di 60-70 mila miliardi di yen all’anno. Il dato sulle partite correnti di giugno, diffuso stanotte in Giappone, ha fatto registrare un deficit superiore alle stime (399,1 mld di yen contro i +522,8 di un mese fa), il deficit commerciale è sceso leggermente. La BoJ ha rivisto al ribasso le previsioni sulle esportazioni e sulla produzione industriale giapponesi. Grazie anche ai flussi verso i rifugi sicuri, lo yen è stato richiesto in modo generalizzato. Lo JPY ha guadagnato più di tutte le valute del G10 nei confronti dell’USD in Asia. L’USD/JPY è scivolato a 101,60 a Tokyo, facendo scendere le azioni del Nikkei del -2,98% in chiusura di settimana. La coppia USD/JPY probabilmente continuerà a essere oggetto di pressioni a vendere; dal punto di vista tecnico, una chiusura settimanale inferiore a 101,80 (pivot MACD) dovrebbe confermare l’inversione ribassista di breve termine. L’EUR/JPY ha toccato un nuovo minimo per il 2014 (135,73 mentre scriviamo). La pressione a vendere EUR DOPo l’intervento di Draghi e la crescente propensione per il rifugio sicuro JPY dovrebbero assicurare un’inclinazione ribassista.

Durante le riunioni di politica monetaria di agosto di ieri, la BoE e la BCE hanno mantenuto invariata la loro politica monetaria. La conferenza stampa mensile del presidente della BCE Draghi ha rispettato le previsioni accomodanti del mercato. Il presidente Draghi ha insistito sull’importanza di riforme fiscali favorevoli alla crescita e di riforme strutturali convincenti affinché vi sia un’espansione del credito più efficace. Draghi ha anche detto chiaramente, e ciò è ancor più interessante, che la politica della BCE continuerà a divergere rispetto a quella perseguita da Fed e BoE. Quindi i fondamentali per un EUR più debole sono di gran lunga migliori oggi rispetto a 2-3 mesi fa. Dopo l’intervento di Draghi l’EUR/USD è sceso fino a 1,3337, anche se poi è riuscito a resistere sopra 1,3296/1,3333 (minimo novembre 2013 / minimo 6 agosto), consentendo qualche presa di profitto verso 1,3400. Le scommesse per le opzioni sono inclinate negativamente sopra 1,3400. L’EUR/GBP consolida i guadagni nella zona di consolidamento rialzista (sopra il canale di trend ribassista di giugno-luglio), gli indicatori di trend e momentum rimangono positivi nonostante le pressioni ribassiste sull’EUR. S’intravedono offerte per le opzioni a 0,79780/0,80000 (media mobile a 50 giorni / esercizio delle opzioni). Prima della campanella di chiusura a 0,80400 scadranno altre offerte legate alle opzioni.

La coppia GBP/USD ha infranto il supporto a 1,6814 (quarto doppio minimo del primo agosto) e testa gli ordini a 1,6800. Oggi l’attenzione sarà puntata su produzione industriale e dati commerciali di giugno, nel frattempo la diffusa domanda di USD probabilmente farà scendere ulteriormente il cable. A partire dalla prossima settimana, gli operatori si concentreranno sul rapporto sull’inflazione del Regno Unito (in uscita il 13 agosto).

In Canada l’USD/CAD continua a trovare un buon supporto sopra 1,0900, gli indicatori di trend e momentum sono ampiamente rialzisti. Prima della campanella di chiusura il Canada pubblicherà il rapporto sull’occupazione, le previsioni del mercato sono positive. La resistenza dovrebbe limitare le vendite di CAD prima di 1,1000, se i dati rispetteranno le previsioni favorevoli. S’intravedono ordini d’acquisto per il breve termine a 1,0850/80 (regione che include le medie mobili a 200 e 100 giorni).

Il calendario economico di oggi prevede la pubblicazione dei seguenti dati: tasso di disoccupazione di luglio in Svizzera, partite correnti, bilancia commerciale, esportazioni e importazioni m/m di giugno in Germania, produzione industriale e manifatturiera m/m e a/a di giugno in Francia; produzione e ordini industria e servizi m/m e a/a di giugno in Svezia; bilancia commerciale e produzione settore costruzioni m/m e a/a di giugno nel Regno Unito; tasso di disoccupazione e partecipazione, variazione nell’occupazione a tempo pieno e a tempo parziale in Canada; produttività (dato preliminare) nel settore non agricolo e costi unitari del lavoro riferiti al secondo trimestre, scorte e vendite all’ingrosso m/m di giugno negli Stati Uniti.

Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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