Walt Disney & Co. (NYSE:DIS), uno dei brand più iconici d’America, era un titolo fondamentale per molti portafogli pensionistici prima della pandemia. L’azienda mostrava una crescita solida ed aveva dividendi attraenti.
Disney offriva una combinazione vincente per gli investitori nel lungo termine. Il suo core business, che comprendeva parchi a tema e cinema, generava tantissimo denaro, che la Casa di Topolino utilizzava per pagare i dividendi e per fare nuovi investimenti.
Ma questo modello si è ribaltato durante la pandemia, che ha costretto l’azienda a chiudere le attrazioni su cui il brand si fonda e a prendere una serie di misure per contenere i costi, compreso il licenziamento di migliaia di lavoratori e la cancellazione dei dividendi.
Nell’ultimo trimestre, le entrate di Disney sono crollate del 22% a 16,25 miliardi di dollari, con un calo drastico delle vendite di media, intrattenimento, parchi, esperienze e prodotti. Nell’ultimo segmento le vendite di sono dimezzate.
Per gli investitori nel lungo termine, la domanda principale è: l’azienda californiana tornerà alla normalità dopo la fine della pandemia?
A giudicare dal forte rally delle azioni Disney, che hanno guadagnato più del 90% nell’ultimo anno, sembra che gli investitori abbiano considerato un futuro più redditizio per la maggiore compagnia di intrattenimento dopo un anno devastante. Il titolo ha chiuso martedì a 185,53, dopo aver toccato un massimo record questo mese.
La strada verso la normalità
Ci sono dei primi segnali di un lento ritorno verso la normalità per Disney, ora che la campagna vaccinale procede spedita negli USA. Il 17 marzo Disney ha annunciato l’intenzione di riaprire i parchi Disneyland e Disney California Adventure il 30 aprile, dopo una chiusura che si è protratta per più di un anno.
L’azienda ha dichiarato che più di 10.000 dipendenti ritorneranno a lavoro. Il parco Walt Disney World di Orlando, in Florida, ha riaperto lo scorso luglio con delle restrizioni.
Oltre alle riaperture, ciò che entusiasma è stata la capacità di Disney di passare all’intrattenimento digitale, posizionandosi tra i principali operatori del crescente mercato dell’intrattenimento in streaming.
Il servizio streaming di Disney+, che compete con Netflix (NASDAQ:NFLX) e altri nuovi arrivati, ha superato i 100 milioni di abbonati il mese scorso, ed entro il 2024 si prevede che gli abbonati possano diventare 260 milioni. Gli analisti di Goldman Sachs, tra i più rialzisti sulle azioni Disney, hanno stabilito un price target di 225 dollari sul titolo. Credono che i contenuti originali di Disney ed altre risorse faranno aumentare la crescita degli abbonati.
Detto ciò, la forte richiesta per i parchi implica che il core business di Disney resterà ben posizionato per una rapida ripresa con la riapertura dell’economia. Secondo Goldman, il valore nel lungo termine di questa azienda storica resterà intatto.
Secondo Brandon Nispel, analista presso KeyBanc, il lavoro di Disney nello streaming sta dando risultati “in maniera più veloce del previsto” e con un “grande margine” di crescita, mentre il segmento dei parchi mostra una “forte” efficienza, con un futuro più redditizio con il ritorno del pubblico.
Morale della favola
Disney ha sicuramente perso parte del suo appeal come “titolo roccaforte” per i pensionati nell’ultimo anno, a causa della cancellazione dei dividendi. Ma questo shock, a nostro avviso, ha accelerato il passaggio dell’azienda verso lo streaming e ne ha migliorato l’efficienza.
Disney probabilmente non ricomincerà presto a pagare i dividendi, ma ci sono tantissimi motivi per cui i pensionati dovrebbero tenere il titolo tra le azioni da portafoglio.