L’esperienza ci insegna che nell’ambito delle analisi il vento varia a seconda che sia caldo di scirocco o freddo di tramontana e può decidere i destini di una previsione.
Settimana scorsa prima di venerdi lo scenario delle cripto era a tinte fosche con l’idea di un ritracciamento a fare capolino, poi la “candela di Elon” ha mutato l’idea di fondo e ha restituito slancio ai rialzisti, fermo restando che in un contesto di grande volatilità, mantenere una sana dose di equilibrio fa sempre la differenza.
E magari bitcoin, a parte la fiammata di tre giorni fa, sta consolidando certi posizionamenti di coloro che lo utilizzano a difesa del futuro aumento dei prezzi nell’economia reale, causato dalle nuove e costanti immissioni di denaro per supportare l’economia da parte delle Banche centrali.
Molti investitori istituzionali guardano a questo settore con un atteggiamento non più di diniego, ma di notevole apertura nei confronti della novità, pur con i tempi lenti di approvazione che richiedono mesi o addirittura anni.
Sta cambiando la mentalità e lentamente proseguirà l’attenzione prestata alle cripto da parte dei più grandi che, alla lunga, supporteranno la crescita dell’intero settore.
Svetta Ethereum tra le performance più interessanti con un guadagno di circa il 5%, che sotto il profilo tecnico sta creando un triangolo ascendente, molto vicino con le quotazioni attuali a €1190 al record storico nei confronti di euro a €1210, che rimane il target più facilmente raggiungibile, il cui superamento farebbe guardare con ottimismo a zona €1250-1300.