Dopo il quarto giorno di aggiornamento del record storico che ha toccato nei confronti di Euro quota €2.126 è giunto il momento di una pausa, che non possiamo considerare che fisiologica, seppur abbastanza contenuta in rapporto alla notevole crescita che ha contraddistinto il cammino di ETH/USD.
La corsa è cominciata ai primi di novembre dove i prezzi stazionavano nei confronti di Euro in zona €330 e la performance di quasi sette volte, ottenuta in nemmeno sei mesi, mostra quanto questa crypto abbia forza e rappresenti una valida alternativa a bitcoin in ottica di investimento.
Va evidenziato che a contribuire a questo trend c’è anche la novità introdotta dall’upgrade “Berlin” per la blockchain Eth, la quale dovrebbe consentire dei costi di transazione decisamente più contenuti, in attesa del passaggio a Ethereum 2.0.
Ma anche i volumi sostenuti sul sottostante hanno fatto la loro parte e si sono attestati su una media giornaliera di circa 8 miliardi di dollari, oltre che i numerosi scambi sui derivati con cifre record relativamente a futures ed opzioni trattate.
Dai prezzi di €1076 del 28 febbraio in un mese e mezzo sono raddoppiate le quotazioni e ci si chiede dove potrà arrivare Eth. Se la maggior parte di coloro che detengono questa crypto, hanno acquistato ad un prezzo medio di €670, un’idea del prossimo target potrebbe essere un multiplo di cinque di questo numero e quindi, ipotizzare di arrivare a €3000 non sembra un’utopia e dopo tutto, siamo distanti solo un 50%