I negoziati tra Fca (MI:FCHA) e Psa entrano nel vivo. Gli a.d. di entrambe le case, in una lettera ai dipendenti, hanno promesso, la fusione prima di Natale.
Secondo gli analisti di Equita, l’operazione "è positiva perché oltre a migliorare il profilo di rischio permette di beneficiare delle rilevanti sinergie industriali altrimenti non ipotizzabili e di ottenere un premio nella valutazione”. Prima del perfezionamento dell'operazione la casa automobilistica italo statunitense distribuirebbe ai propri azionisti un dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro e la propria partecipazione in Comau.
Con la creazione del nuovo gruppo le sinergie annuali a breve termine sono stimate intorno ai 3,7 miliardi di euro. Il matrimonio tra le due case potrebbe chiudere la ricerca di un partner per Fiat (MI:FCHA) dando la possibilità alla holding della famiglia Agnelli, Exor (MI:EXOR), di diluire la partecipazione, ma senza disimpegno dall'auto e mantenendo una posizione di forza nel nuovo gruppo.
Nel frattempo FCA e il sindacato United Auto Workers hanno annunciato un accordo provvisorio per il rinnovo del contratto di lavoro di quattro anni. L’intesa riduce i rischi legali della causa intentata da Gm contro Fca (MI:FCHA), accusata di aver corrotto i sindacati. Secondo gli analisti di Fidentiis, "la firma dell'accordo con il sindacato UAW elimina anche il rischio di scioperi".
In questo scenario è interessante il certificate Recovery Top Bonus con sottostante Fiat (MI:FCHA) a codice Isin LU2000318811 emesso da Société Générale (PA:SOGN). Tra poco più di un anno (il 18 dicembre 2020 è la data di valutazione finale) il prodotto, che oggi quota 92,80 euro, verrà ritirato a 100 euro se Fiat quoterà sopra la barriera posta a 9,309 euro. Dall’emissione del certificate, Fiat ha guadagnato terreno, il titolo passa di mano a 13,33 euro, il 30% sopra la barriera.
Il Recovery Top Bonus permette di beneficiare della struttura tipica dei Bonus Cap Certificate, ma a differenza di questi ultimi, presenta un prezzo di emissione inferiore a 100 euro. Nella pratica, il guadagno per l’investitore sarà un importo massimo a scadenza pari a 100 euro con un bonus potenziale dato dalla differenza tra i 100 euro e il prezzo di acquisto del prodotto (oggi circa 92,80 euro, prezzo lettera). Eventuali guadagni sono al lordo della tassazione.
In questo tipo di prodotto la barriera è attiva solo a scadenza. Pertanto, anche un ribasso del sottostante al di sotto della barriera, durante la vita del certificato, non preclude la possibilità per l’investitore di ottenere un importo pari a 100 euro se la barriera non è violata alla Data di Valutazione Finale.
Vediamo insieme come funziona il certificate. La barriera è posta a 9,309 euro, ovvero il 75% del valore iniziale di Fiat (MI:FCHA) (12,41 euro). Il valore nominale è pari a 87,719 euro per certificato. Il cap è fissato al 14,15 (114% del Valore Iniziale).
Il prodotto scade a dicembre 2020 e sarà sempre negoziabile sul mercato in acquisto e in vendita entro quella data grazie all’attività del market maker.
Alla scadenza, gli scenari possibili saranno due:
Nel caso in cui il prezzo di chiusura del sottostante risulti superiore alla barriera alla data di valutazione finale del 18 dicembre 2020, verrà corrisposto un importo lordo predefinito pari a 100 euro. Questo permetterà quindi di realizzare una performance positiva anche in caso di moderato ribasso del sottostante.
Qualora invece, alla data di valutazione finale, la barriera sia stata raggiunta o superata al ribasso, il rimborso sarà pari alla performance del sottostante rispetto al valore iniziale. Se ad esempio, alla data di valutazione finale Fiat (MI:FCHA) avrà perso il 30% dal livello iniziale, il certificate verrà rimborsato a 87,719 euro x (100%-30%) = 61,4033 euro ovvero il 70% del Valore Nominale.
Ricordiamo che l’investitore è sempre esposto al rischio emittente e in caso di azzeramento del valore del sottostante si potrebbe incorrere a una perdita totale del capitale investito. Leggere sempre il kid e il prospetto informativo per conoscere tutti i rischi e i costi impliciti del prodotto.
“Il presente articolo non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all’investimento e, pertanto, qualsiasi decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore.
Société Générale (PA:SOGN) svolge il ruolo di partner economico per la redazione del presente articolo per cui Investing.com, direttamente o tramite collaborati terzi, si impegna a selezionare in completa autonomia uno o più prodotti facenti parte della gamma di prodotti di Société Générale negoziati su SeDeX e legati al sottostante di volta in volta oggetto dell’analisi contenuta nel presente articolo. Societe Generale non assume alcuna responsabilità per i contenuti del presente articolo e per l'eventuale utilizzo che il lettore potrà fare di tali contenuti.
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