Finchè i tassi reali sono negativi, le Borse saliranno

Pubblicato 16.02.2022, 08:13
La curva dei rendimenti si sta appiattendo: rischio stagflazione?

Nelle ultime settimane la curva dei rendimenti USA si sta appiattendo e segnala che gli operatori del mercato si attendono un rallentamento economico che potrebbe avere come risvolto negativo la stagflazione. Del resto, i dati parlano chiaro. L’inflazione al 7,5% (la più alta degli ultimi 40 anni) e un PIL annualizzato al 2% (con le stime in costante riduzione per via dell’aumento dei tassi), sembrano indicare che stiamo lentamente scivolando verso la temuta stagflazione.

Negli anni 70/80 è stata combattuta facendo crescere la disoccupazione…
La lotta alla stagflazione è particolarmente complessa, in quanto per diminuire la spinta inflazionistica le banche centrali dovrebbero ridurre la massa di moneta circolante (alzando i tassi) e per questa via contenere la domanda di beni e servizi. La diminuzione della domanda causata da una riduzione della massa monetaria non favorisce la crescita economica e quindi la diminuzione della disoccupazione, entrambi obiettivi della FED. L’inflazione è l’inizio della spirale salari/prezzi. Negli anni 70/80 questa tendenza fu stroncata dalla delocalizzazione che ha fortemente ridotto la possibilità di contrattare eventuali aumenti salariali riportando in equilibrio il mercato del lavoro, stroncando un ulteriore peggioramento dell'inflazione.

...ma oggi questa via appare impraticabile
Oggi le leve usate negli anni 70/80 non sono praticabili e la politica monetaria restrittiva risulta sempre meno efficace. Occorre muovere le leve della politica fiscale, riducendo la spesa corrente e la pressione fiscale, unici strumenti efficaci per stimolare i consumi e per questa via la domanda aggregata di beni e servizi. La crescita economica che ne consegue renderebbe possibile una ripresa dell'occupazione. Alle Banche Centrali spetta il compito di fine tuning, ovvero di equilibrare con la maggiore precisione possibile, la liquidità immessa nel sistema, in particolare attraverso una migliore allocazione della massa monetaria che accompagni la ripresa dell'economia.

I tassi reali ancora negativi continuano a favorire gli assets rischiosi…
La lotta alla stagflazione comporta un aumento dei tassi che sui mercati azionari significa un aumento del premio per il rischio richiesto dagli investitori. Il maggiore rendimento indotto si può verificare solamente comprando a prezzi più bassi, che quindi scendono fino a quando il rendimento desiderato non è compatibile con il maggior rischio sopportato. I mercati azionari sono dunque interessati all’inflazione nella misura in cui le banche centrali muovono i tassi nominali. Se questi rimangono fermi o crescono meno dell’inflazione è come se quest’ultima non esistesse, ma se invece i tassi nominali si muovono allora i prezzi si devono adeguare alle mutate condizioni di rischio.

…Ma occorre capire fino a quando
Occorre però capire se i tassi reali continueranno ad essere negativi e soprattutto in che misura si muoveranno verso lo zero. Se l’avvicinamento allo zero sarà graduale, allora l’effetto della crescita dei tassi reali sarà poco percepita dai mercati che continueranno a performare positivamente. Come abbiamo avuto modo di dire più volte, la spinta sarà però meno forte e la volatilità più alta che negli ultimi 12 mesi. Il rischio rimane quello che la FED si spaventi troppo dell’inflazione e aumenti i tassi di interesse nel momento in cui l’economia comincia gradualmente a rallentare verso il suo potenziale. La FED ha quindi di fronte un bel rebus che è chiamata a risolvere entro il prossimo meeting, previsto per il 16 marzo. Intanto ci aspetta un aumento della volatilità, come abbiamo modo di sperimentare negli ultimi giorni.

La strategia da seguire in questi casi è quella di comprare volatilità, acquistando/vendendo opzioni call/put allo scopo di “coprire” il portafoglio dalle forti oscillazioni dei prezzi.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2025 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.