Negli Stati Uniti, il Conference Board ha reso noto che nel mese di ottobre il Superindice, che fornisce una previsione sull'andamento dell'attività economica per i prossimi 6-12 mesi, ha evidenziato una variazione positiva dello 0,1%, in frenata rispetto allo 0,5% precedente. Il dato ha deluso le attese del mercato che puntava ad un incremento dello 0,2%. Inoltre, il Dipartimento del commercio ha riportato che nel mese di ottobre il dato preliminare degli ordini di beni durevoli ha evidenziato una flessione del 4,4%, in forte peggioramento rispetto alla lettura precedente rivista al ribasso da +0,7% a -0,1%. Il dato ha deluso le stime del mercato che puntava ad un ribasso più contenuto del 2,6%. Al netto della componente trasporti si è avuta una variazione positiva dello 0,1%, in recupero rispetto all'indicazione precedente rivista da 0 a -0,6%, ma sotto le previsioni degli analisti che si aspettavano un rialzo dello 0,2%.
Invece le vendite di case esistenti negli Stati Uniti, sono aumentate rispetto al mese precedente, ma sono diminuite su base annuale, segno che il mercato immobiliare resta debole. L'indicatore, stilato dall'associazione di settore National Association of Realtors (Nar), è cresciuto dell'1,4% a un tasso annualizzato di 5,22 milioni di unità, mentre gli analisti attendevano un dato a 5,19 milioni di unità. Su base annuale c'è stato un -5,1%, il calo maggiore dal 2014. Il prezzo mediano di una casa esistente, a ottobre, è cresciuto su base annua del 3,8% a 255.400 dollari. Per esaurire completamente le case disponibili per la vendita servirebbero 4,3 mesi.
Indici; Stoxx 600 + 0,5% a 352,7, FTSE 100 + 0,7% a 6996, DAX + 0,6% a 11128, CAC 40 + 0,5% a 4947, IBEX 35 + 0,7% a 8931, FTSE MIB + 0,6% a 18623, SMI 0% a 8769, S&P 500 Futures + 0,5%
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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