- Pubblicazione risultati 1° trimestre 2019 domani, giovedì 2 maggio, prima dell’apertura dei mercati
- Previsioni sulle entrate: 4,38 miliardi di dollari
- Previsioni utili per azione: 0,58 dollari
L’inversione di rotta di Teva Pharmaceuticals (NYSE:TEVA) è stata difficile da vendere per il suo Amministratore Delegato, Kare Schultz, almeno nel 2019.
Il prezzo del titolo del principale produttore mondiale di farmaci generici è crollato di oltre il 40% dal massimo di 52 settimane raggiunto ad agosto, nei timori che il peggio per la crescita della compagnia non sia ancora passato. Il titolo era scambiato a 15,22 dollari ad azione alla chiusura di ieri, dopo essere crollato del 2,5% nel corso della seduta.
Le previsioni degli analisti sui profitti e le vendite del primo trimestre suggeriscono che la comunità degli investitori è ancora scettica circa la transizione dell’azienda verso la stabilità. Nei risultati di domani, l’israeliana Teva probabilmente riporterà un calo dei profitti da 0,94 a 0,58 dollari ad azione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre le vendite dovrebbero segnare un tonfo del 13,5% a 4,38 miliardi di dollari, secondo le stime medie degli analisti.
Teva sta cercando di riprendersi da un tonfo cominciato nell’estate del 2015 che ha fatto crollare le sue azioni, con la compagnia che ha investito fortemente per ampliare la sua divisione di farmaci equivalenti. Questo è successo in un periodo in cui i margini hanno cominciato a ridursi negli Stati Uniti tra la spietata concorrenza da parte degli altri produttori. Il calo maggiore è avvenuto quando Teva ha perso il monopolio sul Copaxone, un farmaco iniettabile per la sclerosi multipla che era arrivato a generare metà dei profitti della compagnia.
Questa prospettiva ribassista, tuttavia, cambierà rapidamente se Schultz riuscirà a dimostrare che i suoi tagli dei costi stanno funzionando e che la compagnia è riuscita a controllare il calo delle vendite. Riteniamo che questa possibilità sia poco probabile quest’anno, dati gli avvertimenti lanciati dalla compagnia secondo cui la crescita non tornerà fino all’anno prossimo e che il 2019 continuerà ad essere un anno “difficile”.
Teva è una scommessa valida
Ma Teva, secondo noi, costituisce un’ottima opportunità se il vostro orizzonte di investimento è a lungo termine e se vi va bene mantenere un investimento per i prossimi anni. Un buon motivo che ci rende rialzisti su questo titolo malconcio è il successo dell’Amministratore Delegato nel ridurre i costi e l’enorme pila di debiti di Teva.
Nel contesto di un ambiente operativo spietato, Schultz è riuscito infatti a ridurre le spese di 2,2 miliardi di dollari l’anno scorso e chiuderà o venderà altri 11 impianti di produzione nel 2019 portando il numero totale ad una sessantina di siti.
Teva è inoltre sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo generale di 3 miliardi di dollari di risparmi entro la fine del 2019 e potrebbe in seguito chiudere altri impianti, ha reso noto a febbraio Schultz. In conseguenza di queste iniziative, il debito della compagnia è sceso a 29 miliardi di dollari dal picco del 2016 di 36 miliardi di dollari.
La solida rete di nuovi farmaci della compagnia rappresenta un’altra nota positiva nel suo piano di inversione di rotta. La recente approvazione del suo farmaco per l’emicrania di nuova generazione Ajovy finora non ha generato molto entusiasmo, ma il farmaco ha un grande futuro davanti a sé e potrebbe apportare nuovi flussi di entrate nei prossimi due o tre anni.
Più di 36 milioni di persone soffrono di questi episodi debilitanti e il farmaco potrebbe generare circa 500 milioni di dollari di vendite entro il 2022, secondo le stime degli analisti. Il farmaco per il morbo di Huntington di Teva, Austedo, potrebbe rivelarsi un altro grande generatore di entrate, aiutando la casa farmaceutica ad arrestare il calo delle vendite. Il picco delle vendite di Austedo dovrebbe raggiungere ben 1,3 miliardi di dollari entro i prossimi tre anni.
Morale della favola
Malgrado la flessione del 2019, continuiamo a vedere un miglioramento negli aspetti finanziari di Teva e nella percezione degli investitori in futuro, tra la compagnia che implementa la sua inversione di rotta di tre anni ed il mercato USA dei farmaci generici che mostra segni di stabilità. La riduzione delle spese da parte di Schultz, la straordinaria linea di nuovi farmaci e il sostegno di grandi investitori, come la Berkshire Hathaway Inc. (NYSE:BRKa) di Warren Buffett e Capital Group Companies, rendono Teva un buon titolo da inversione di rotta per gli investitori a lungo termine.