La causa principale dei nostri fallimenti è da attribuire ad un semplice rapporto fra ascissa e ordinata in una rappresentazione grafica del mercato dei cambi.
Quando un gestore affronta il mercato, la sua attenzione è inconsapevolmente focalizzata sulla continua ricerca di una ascissa che determini il valore della variabile in ordinata. Ma, nella
graficazione tradizionale non esiste perché rappresentata dalla linea temporale.
Pertanto, non trovandola, la sostituisce con qualche indicatore o metodo attribuendo allo stesso, un ruolo chiave, come se fosse una variabile determinante, che influenza e descrive l’andamento della variabile in Y che è la quotazione di prezzo.
Ma il problema risiede nel fatto che la maggior parte degli indicatori, metodi e strategie costruite sugli stessi, sono il risultato di un calcolo approssimativo della stessa variabile che si trova in ordinata.
Quindi le mie analisi sono fallimentari perché sto già osservando Y e non posso effettuare alcuna previsione affidabile da un surrogato della stessa variabile. Perché il prezzo non mostrerà mai le cause che determinano il suo stesso movimento.
È come guidare un auto dallo specchietto retrovisore. È praticamente impossibile...
Pertanto i nostri dissesti finanziari sono conseguenti ad una incompleta rappresentazione grafica dell’andamento monetario che ci induce a creare connessioni inesistenti fra variabili casuali
dalla stessa funzione inventando relazioni causa/effetto sulla stessa.
Se in ascissa, io ottengo una variabile totalmente indipendente dalla variabile che io mi trovo in Y ma che fa parte sempre dello stesso insieme, io ho trovato una relazione.
Mettendo in ascissa la quotazione di Dollaro e in Y la quotazione di Euro, mi trovo sotto gli occhi la relazione fra le due monete.
Facendo ciò, si mappa il mercato, perché dove ho una quotazione di Dollaro ho anche una quotazione di Euro e quindi si ha pieno controllo di tutta l’area dove si concentra e si sviluppa la distribuzione dei prezzi di entrambe le valute.
Riportando un semplice esempio con Yen, se in X, ho un range di prezzo di USDJPY individuo anche il range di prezzo di EURJPY. Ho mappato il mercato, perché individuo in maniera chiara la distribuzione dei prezzi.
Oltre a questo, capisco anche, qual è l’area dei prezzi più interessante per poter scegliere il miglior livello da trattare, comprendendo chiaramente le dinamiche di prezzo.