Nella notte, la coppia USD/JPY è scesa sotto il livello a 102 contro il biglietto verde perché il calo dei titoli del Tesoro USA ha spinto in basso il dollaro, sebbene una serie importante di dati giapponesi, diffusa nella notte, abbia evidenziato una debolezza diffusa. L’IPC nazionale e quello riferito a Tokyo sono ancora negativi su base annua, spinti giù dai prezzi dei generi alimentari e dell’energia. L’obiettivo d’inflazione della BoJ sembra allontanarsi sempre di più.
La spesa dei consumatori continua a calare nonostante il miglioramento del mercato occupazionale; a maggio, la spesa complessiva delle famiglie si è contratta del -1,1%, rispetto al -0,4% del mese precedente. L’indice sulla fiducia del settore manifatturiero misurato dal sondaggio Tankan è rimasto grossomodo in linea con i rilevamenti precedenti. Il sondaggio, però, è stato condotto prima dei risultati sulla Brexit.
Il prossimo 10 luglio si terranno le elezioni per la Camera Alta del Parlamento giapponese. Dai primi sondaggi, sembra che Abe dovrebbe mantenere la maggioranza. Sembra prevalere la fiducia nell’Abeconomia. Riteniamo, tuttavia, che il suo tentativo di far ripartire l’economia sia stato un fallimento. In Giappone la crescita è insufficiente e l’inflazione inesistente. Per quanto riguarda la valuta, l’USD/JPY dovrebbe rimanere sotto pressione perché ci aspettiamo nuovi stimoli dalla prossima riunione della BoJ, in calendario il 28 luglio.