Negli ultimi tre anni, il colosso dell’aviazione e della difesa Boeing (NYSE:BA) ha fatto un lungo percorso di ripresa dopo aver subito dei duri colpi alla sua credibilità. Gli ultimi utili, rilasciati mercoledì, mostrano che ci sono ancora molti ostacoli da superare prima di averla vinta.
Nonostante la spinta ricevuta dall’aumento della domanda di 737 MAX e aerei cargo, Boeing ha dichiarato agli investitori durante la call di aver sofferto una perdita trimestrale, principalmente a causa dei problemi nella produzione di 787 Dreamliner. E questo nonostante il fatto che Boeing abbia venduto un numero maggiore di aeromobili rispetto al rivale Airbus Group (PA:AIR) (OTC:EADSY) quest’anno.
Le perdite di 0,60 dollari l’azione ed il fatturato di 15,3 miliardi di dollari hanno deluso le stime.
Le voci che hanno pesato di più sugli utili sono state il costo di 185 milioni per il ritardo dello Starliner spacecraft e il costo di 183 milioni per l’interruzione del 787 Dreamliner.
Nonostante l’ottimismo del CEO di Boeing David Calhoun, gli investitori non sono convinti del fatto che l’azienda possa risolvere a breve i propri problemi, partiti dai due disastri aerei dei 737 MAX avvenuti nell’arco di sei mesi.
Le azioni BA continuano a scendere
Nonostante la forte ripresa dal collasso del mercato nel marzo 2020, le azioni BA sono in calo del 4% quest’anno, in decisa under performance rispetto al Dow Jones Industrial Average, salito del 16% nello stesso periodo. Con la chiusura di ieri a 207,79, BA è più del 50% al di sotto del record storico toccato a inizio 2019.
La Cina resta uno dei rischi maggiori per la ripresa di Boeing. Il peggioramento delle relazioni commerciali tra USA e Cina ha fatto scendere le vendite del maggiore produttore mondiale di jet, causando un blocco degli ordini dal 2017. Inoltre, la Cina non ha ancora cancellato il blocco sul MAX 737 e la questione rimane in sospeso.
Boeing ha confermato mercoledì il piano di produzine di 31 jet MAX al mese fino a inizio 2022, dagli attuali 19. L’azienda ha 370 MAX già pronti ed ha dichiarato che la “gran parte” è già stata assegnata e, se le proiezioni sulla Cina saranno corrette, la maggior parte dei velivoli sarà consegnata entro la fine del 2023.
Morale della favola
L’ultimo report sugli utili di BA mostra che l’azienda sta gradualmente migliorando la propria posizione finanziaria ed è in una posizione migliore rispetto a due anni fa. Detto ciò, le azioni BA restano una scommessa nel lungo termine per chi ha pazienza, soprattutto visto che la Cina resta un grande punto interrogativo e la ripresa dei viaggi internazionali procede a passo lento.