Ricevi uno sconto del 40%
💎 WSM è in rialzo del +52,1% da quando la nostra AI l'ha scelta a dicembre! Scopri la nostra selezione di titoli premiumSblocca adesso

Gli utili del Q4 frenano il rally dei titoli bancari

Pubblicato 21.01.2022, 11:25
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Questa settimana, gli utili delle maggiori banche di Wall Street hanno dimostrato che l’aumento delle pressioni sui costi probabilmente peserà sui margini nel 2022, riducendo le speranze di un altro anno solido per i loro titoli azionari.

Gli investitori vendono i titoli bancari tra i segnali che le potenze finanziarie di Wall Street che hanno portato i ricavi ai massimi record stiano cominciando a raffreddarsi. JPMorgan Chase (NYSE:JPM) la scorsa settimana ha riferito agli investitori che risarcimenti ed altri costi sono schizzati nel quarto trimestre.

Le spese della più grande banca statunitense sono aumentate dell’11% rispetto all’anno prima e la società ha dichiarato che si aspetta un incremento a circa 77 miliardi di dollari quest’anno, con +8,6%. I risultati di trading peggiori del previsto hanno aumentato le pressioni sul titolo della compagnia, crollato di circa il 6,5% negli ultimi cinque giorni di scambi.

JPM Weekly Chart

Citando l’inflazione e la cifra che JPMorgan intende spendere per gli investimenti, i dirigenti hanno riferito agli investitori che la banca vedrà “ritorni inferiori all’obiettivo per qualche anno”.

Goldman Sachs (NYSE:GS) martedì ha reso noto di aver speso altri 4,4 miliardi di dollari in risarcimenti l’anno scorso, registrando l’unico calo del profitto trimestrale dell’anno. Anche Citigroup (NYSE:C) ha speso di più per i risarcimenti nell’ultimo trimestre dell’anno, con un tonfo del 26% dei profitti. I risarcimenti per l’intero anno fiscale di Morgan Stanley (NYSE:MS) sono aumentati del 18% a 24,6 miliardi di dollari.

Le banche hanno aumentato i salari per i banchieri junior a Wall Street nel 2021 e stanno pagando di più anche per tenere i dirigenti senior.

Titoli bancari sotto pressione

I titoli delle società bancarie sono schizzati l’anno scorso e quest’anno sui segnali che la Federal Reserve possa cominciare presto ad alzare i tassi di interesse, una mossa che spingerà i margini sui loro prodotti di prestito.

Alimenta il sentimento rialzista sul settore la previsione che la crescita dei prestiti, rimasta perlopiù in stallo negli ultimi due anni, possa finalmente riprendersi.

Ma, dopo l’ultima stagione degli utili, sembra che anche le banche stiano affrontando delle pressioni sui costi come tutti gli altri e questo trend potrebbe limitare la crescita dei loro utili.

L’indice KBW Bank Index delle grandi banche ha perso quasi metà dei guadagni quest’anno, con gli investitori che hanno evitato di esporsi ulteriormente ad uno dei segmenti più surriscaldati del mercato, le cui valutazioni sono andate alle stelle.

KWB Index Weekly Chart

Proiezioni future

Nonostante l’ultimo sell-off, non pensiamo che le banche saranno un investimento morto nel 2022. La crescita dei prestiti sta accelerando prima e più velocemente di quanto si aspettassero gli analisti.

I dati sulla Federal Reserve compilati da Bloomberg indicano che i prestiti delle 25 principali banche sono stati il 3,5% in più a fine dicembre rispetto all’anno prima. Si tratta di un chiaro miglioramento rispetto alla fine del terzo trimestre, quando il paragone era invariato.

La rapida diffusione di Omicron potrebbe rallentare questa espansione, ma sembra che l’economia riprenderà lo slancio dopo una breve pausa, e i contagi scenderanno tanto velocemente quanto sono saliti, secondo le ultime prove dai paesi che hanno vissuto per primi questa nuova ondata.

Le banche si trovano anche nella posizione di fare soldi facili quando i tassi di interesse salgono, senza dover aumentare le spese. Ad esempio, Bank of America (NYSE:BAC) dovrebbe vedere un beneficio di 6,5 miliardi di dollari per le entrate nette da interessi su 12 mesi da un aumento dei tassi di un punto percentuale, secondo un articolo del Wall Street Journal.

Morale della favola

L’ultima stagione degli utili delle banche è stata mista per gli investitori. Sebbene l’aumento delle spese abbia colpito i margini di alcune banche, i ricavi maggiori dall’investment banking ne hanno aiutate altre. Nel complesso, il contesto resta favorevole per le banche, soprattutto con la Federal Reserve che sta per alzare i tassi, e ci sono segnali che aziende e consumatori sono pronti a chiedere di nuovo dei prestiti.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.