Chi pensa che i movimenti di medio periodo siano impossibili da individuare, o che per guadagnare nel trading bisogna essere soltanto delle banche di affari, si sbaglia. Esistono strumenti che possono aiutare a trovare la strada giusta. A dimostrazione di questo postulato vorrei esporre un esempio di movimento del prezzo, che riguarda una delle materie prime che preferisco tradare: l’Future Oro.
Mettiamo da parte i fondamentali, per i quali ho già scritto un articolo qualche giorno fa, e consideriamo esclusivamente il prezzo su un grafico giornaliero a candele giapponesi. Scusate la monotonia ma in questo caso oltre alle candele, dovremo chiedere in prestito al “Paese del Sol Levante”, anche l’indicatore, che ci fornirà importanti segnali per il futuro, sia in termini di target che di tempo.
L’indicatore di cui sto parlando è denominato “ICHIMOKU KINKO HYO”. Sconosciuto fino a qualche decennio fa in Italia, e piuttosto snobbato dalla comunità dei traders occidentali. Sarebbe troppo riduttivo pretendere di descriverlo in poche righe, ma cercherò in estrema sintesi di evidenziarne le principali caratteristiche, per stuzzicare l’interesse dei più curiosi e magari spingerli ad approfondire l’argomento.
ICHIMOKU è stato ideato da un giornalista economico giapponese: GOICHI HOSODA nei primi del ‘900. In verità sono moltissime le applicazioni e i segreti di questo indicatore e grazie ad alcuni studiosi che hanno “importato e tradotto” parte di questa conoscenza, possiamo riuscire ad applicare alcuni semplici e scientifici meccanismi di analisi (non tutti purtroppo).
Noto anche come l’indicatore della “nuvola” detta tecnicamente “KUMO”, ICHIMOKU può essere considerato un vero e proprio TRADING SYSTEM, TREND FOLLOWING, in quanto efficace soprattutto nelle fasi direzionali. Ecco quindi trovato il suo primo e forse più noto punto debole: nelle fasi laterali di mercato, tende a dare falsi segnali. Come al solito non esiste uno strumento valido per tutte le stagioni, bisogna sempre “CONTESTUALIZZARE” e applicare gli strumenti appropriati per ogni contesto.
L’indicatore è composto da un “SISTEMA DI MEDIE” che insieme alla linea del prezzo (spostata di alcuni periodi) e ai pattern di candele, fornisce segnali di inversione o conferma del trend. Questi segnali sono tanto più attendibili, quanto più ci si alza di time frame. L’indicatore per la nota frattalità dei movimenti di prezzo, è apprezzabile anche come strumento per scalping intraday, con le opportune modifiche.
Quello che vorrei evidenziare in questo articolo, riguarda LE ONDE E I CICLI DI HOSODA che completano l’indicatore stesso, fornendo un punto di riferimento temporale e di target futuri POSSIBILI.
E’ fondamentale comprendere e “accettare” il fatto che sui mercati finanziari, non abbiamo mai la palla di vetro e che i movimenti del prezzo non sono garantiti. Quindi trattasi sempre di modelli probabilistici che hanno fondamento sulla statistica e sulle tendenze antropomorfe dei mercati. Lasciando così da parte ogni altro strumento, che creerebbe ulteriore confusione sul grafico, possiamo concentrare l’attenzione sulle CONFIGURAZIONI di prezzo in rapporto alle linee dell’indicatore.
LE ONDE
Fascino e anche un po' di mistero, emergono da questo modello, quando si mettono a confronto le onde con i cicli temporali, individuati e ben descritti dallo stesso autore. Hosoda parla di diversi TIPI DI ONDE, che altro non sono che pattern di prezzo. E così le principali sono: I – V – N – P – Y , ma anche M e W. Queste ultime due altro non sono che semplici doppio minino o massimo. Prese singolarmente le onde hanno scarso significato, rappresentando meri swing di prezzo, senza alcuna indicazione aggiuntiva, se non un indizio in più sulla direzionalità della tendenza.
I CICLI
Il valore aggiunto e vero punto di forza della strategia, è rappresentato appunto dall’unione delle onde con i cd cicli. Hosoda aveva individuato dei cicli basandosi sui giorni lavorativi di borsa dell’epoca. La settimana lavorativa di borsa era di 6 giorni; secondo questo criterio il mese di borsa era composto da 26 giorni. Lo stesso criterio è stato così applicato partendo dall’anno di borsa, fino ad individuare i cicli. Al netto di tutte le festività i giorni lavorativi individuati da Hosoda ammontavano a circa 304. Dividendo l’anno per 4, ha così individuato 4 cicli completi di 76 giorni. Un ciclo completo è così rappresentato da 76 giorni. E ancora CICLI COMBINATI sono 129 – 172 – 226. All’interno del ciclo sono state poi individuate sezioni e periodi utili all’individuazione dei pattern indicativi del segnale d’inversione o di continuazione.
La cosa che colpisce (e che avvalora sempre di più la possibile inversione rialzista del gold), è che se il mercato è appena passato da un ciclo completo fortemente direzionale, è molto più probabile che si verifichi un notevole cambiamento di trend in direzione opposta. Non aggiungerei altro, se non il grafico giornaliero, con l’indicatore e la conta dei periodi (tenendo conto che ci sono dei livelli di tolleranza, in considerazione del fatto che ad oggi i giorni di borsa settimanali sono 5 e non 6). Se avete letto con attenzione l’articolo vi convincerete della elevata probabilità di inversione dello strumento.
Il pattern fondamentale per individuare l’inversione è l’onda N che rappresenta il segnale di forza da confermare con il modello. Ma attenzione, perché non è l’unico. Potrebbe anche verificarsi un doppio minimo e quindi un’onda W. Hosoda in base alle medie dell’indicatore e alla struttura dell’onda N nei punti ABC, fornisce livelli strategici da prendere in riferimento per trade di posizionamento di medio periodo, che se confermati, potrebbero chiudersi alla fine del ciclo di 76 giorni.
DISCLAIMER: Questo articolo ha il solo ed esclusivo scopo didattico e formativo pertanto non deve essere inteso in alcun modo come consiglio operativo di investimento, né come sollecitazione di pubblico risparmio. Le attività di investimento in borsa e di trading speculativo comportano notevoli rischi economici e chiunque le svolga, lo fa sotto la propria ed esclusiva responsabilità. Chi scrive non si assume nessuna responsabilità circa eventuali danni diretti o indiretti relativamente a decisioni di speculazione o d’ investimento prese dal lettore.