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Hexo non riesce a realizzare il miracolo di Natale per la cannabis

Pubblicato 17.12.2019, 16:40
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HEXO
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Se gli investitori della cannabis speravano di vedere un miracolo di Natale sottoforma di un segno che indicasse un’inversione di rotta del settore, di certo non l’hanno avuto da Hexo Corp (TSX:HEXO) ieri, quando il coltivatore di marijuana con sede in Quebec ha riportato i risultati del primo trimestre dell’anno fiscale 2020.

Il prezzo del titolo di Hexo ha visto un crollo di oltre il 3% sulla giornata, toccando 2,17 dollari USA (2,85 dollari canadesi) sulla notizia che la compagnia ha registrato una perdita di 62,4 milioni di dollari canadesi (47,4 milioni di dollari USA) nel trimestre terminato il 31 ottobre. L’effetto ribassista sul titolo sembra aver trascinato giù anche altri del settore, come Aphria ed Aurora Cannabis.

Hexo Weekly Price Chart

Le perdite complessive rappresentano un sostanziale aumento rispetto alla perdita di 12,8 milioni di dollari canadesi (9,72 milioni di dollari USA) registrata nello stesso periodo dell’anno prima. Si tratta di una cifra persino maggiore di quella del trimestre precedente, pari a 56,7 milioni di dollari canadesi (43,06 milioni di dollari USA).

Le delusioni dell’ultimo report finanziario di Hexo sono dappertutto, dai ricavi netti ai piani di espansione, ai costi operativi.

I ricavi netti sono scesi, attestandosi a 14,5 milioni di dollari canadesi (11,012 milioni di USD), rispetto ai 15,4 milioni di dollari canadesi (11,698 milioni di USD) del trimestre precedente. I ricavi netti del primo trimestre dell’anno fiscale 2019 erano di 5,7 milioni di dollari canadesi (4,33 milioni di USD). Sebbene Hexo abbia venduto più cannabis lo scorso trimestre, i ricavi più deboli sono da attribuire ai prezzi nettamente inferiori.

Non è stato inserito alcun riferimento specifico al quando e come Hexo intenda entrare sul mercato USA.

E neanche la notizia di forti tagli delle spese - come il tonfo del 25% dei costi operativi, scesi a 35,1 milioni di dollari canadesi (26,66 milioni di USD) da 46,9 milioni di dollari canadesi (35,62 milioni di USD) del trimestre precedente - è riuscita ad incoraggiare l’umore, in quanto la diminuzione dei costi è stata dovuta alla riduzione del personale, scatenando 3,7 milioni di dollari canadesi (2,81 milioni di USD) di costi di ristrutturazione per coprire i “costi di liquidazione ed altri costi legati alla cessazione dei contratti”.

Da notare anche che, malgrado la riduzione, i costi operativi sono ancora ad un livello pari a più del doppio dei ricavi netti.

Vanno ad aggiungersi alle brutte notizie i report degli analisti di RBC Capital Markets secondo cui la strada di Hexo verso EBITDA positivi nel 2020 non è del tutto chiara.

Se anche ci fosse stata la speranza che Hexo potesse cercare di capovolgere la sua sorte con il lancio dei cosiddetti prodotti derivati 2.0 (commestibili, sigarette elettroniche e prodotti ad uso topico), la compagnia ha segnalato che rallenterà su questo fronte. Intende accelerare il lancio di questi prodotti verso la metà e la fine dell’anno fiscale, quindi molto dopo degli altri rivali come Canopy Growth Corp (TSX:WEED).

La prima settimana di vendite di marijuana legale in Michigan si dimostra promettente

La legalizzazione a livello federale della cannabis negli Stati Uniti è ampiamente considerata l’unica scelta che sarebbe la principale svolta per il settore da entrambe le parti del confine. Possiamo avere un’idea di quanto sarebbe grande l’impatto guardando i primi dati della scorsa settimana pubblicati sulla scia della legalizzazione in Michigan.

La prima settimana di vendite legali nello stato, dall’1 all’8 dicembre, ha visto 1,6 milioni di dollari USA (2,1 milioni di dollari canadesi) di marijuana a scopo ricreativo venduta, in base ad un articolo del Detroit Free Press.

Questi dati sono stati raccolti solo in cinque negozi, tre dei quali hanno visto un sold-out o avevano scorte limitate, in base all’articolo.

I funzionari dello stato stimano che, una volta consolidatesi, le vendite annue segneranno 949 milioni di dollari USA (1,3 miliardi di dollari canadesi), generando un totale di entrate fiscali dallo stato ed accise di 151,9 milioni di dollari USA (200 milioni di dollari canadesi).

Il Michigan ha una popolazione di poco meno di 10 milioni di persone, il che lo rende il decimo stato più popoloso degli USA.

Un’università canadese offrirà un corso sulla coltivazione della cannabis

Poco più di un anno fa, il Canada è diventato il primo paese del G7 a legalizzare la cannabis a livello nazionale. Ora, una delle principali università del paese sta per offrire il suo primo corso di coltivazione della cannabis.

All’inizio del mese, infatti, la McGill University di Montreal ha annunciato che lancerà un corso di cannabis commerciale per rispondere alla crescente richiesta da parte del settore della coltivazione della cannabis in espansione nel paese di avere biologi esperti. Il corso sarà offerto dalla facoltà di agraria dell’università al fine di formare esperti che abbiano già una laurea triennale in biologia, agraria o scienze ambientali. Tutti i candidati dovranno superare la verifica di eventuali precedenti penali ed ottenere il nulla osta di sicurezza dal governo federale. I costi del corso di un anno saranno pari a 24.000 dollari canadesi (18.220 dollari USA).

La preside della facoltà di agraria e scienze ambientali dell’università, Anja Geitmann, ha dichiarato di essere stata contattata da operatori del settore per tutto lo scorso anno. Il settore ha disperatamente bisogno di assumere persone che abbiano conoscenze di scienze botaniche. Il corso offrirà ai biologi una specializzazione in coltivazione della cannabis, preparandoli anche a progettare nuovi ceppi, a proteggere le piante da agenti inquinanti ed a comprendere il quadro legale all’interno del quale deve operare il settore.

Anche la Guelph University in Ontario, che conta una grande facoltà di agraria, offre un corso di coltivazione di cannabis a livello universitario.

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