Rassegna giornaliera sul mercato forex, 7 luglio 2020
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management
Il dollaro USA è salito contro le principali controparti martedì, ma i rialzi si sono verificati perlopiù durante la seduta asiatica e quella europea. Nella seduta newyorkese il biglietto verde si è fermato quasi invariato. Le azioni sono crollate dopo il rally di ieri, mentre i rendimenti dei titoli del Tesoro sono scesi leggermente. I contagi nella cosiddetta cintura del sole degli USA restano elevati e in Texas si registra un nuovo picco. La mancata reazione del Forex indica che è arrivata già la bonaccia estiva e vista la desolazione del calendario di mercoledì, è possibile un ulteriore consolidamento. Il presidente del Senato USA Mitch McConnell ha confermato che si sta lavorando su un altro pacchetto di stimolo e che il Presidente Donald Trump sta spingendo per l’erogazione di un secondo assegno.
Le nuove chiusure che si stanno verificando in Australia sono state l’evento più importante per il mercato forex. È partito tutto con la chiusura delle periferie di Melbourne, ma ora l’intera città e tutto il suo comprensorio dovranno rispettare sei settimane di lockdown. Lo stato della Victoria è il secondo stato in Australia ed il lockdown riguarderà oltre 5 milioni di persone. Secondo il tesoriere, questa chiusura rappresenta un serio rischio per la ripresa dell’economia e potrebbe costare alla nazione 1 miliardo di dollari a settimana. Dunque, mentre la Reserve Bank of Australia ha dichiarato che i danni del virus potrebbero essere meno gravi di quanto temuto, l’incertezza ha fatto scendere dollaro e titoli australiani. L’attività del settore dei servizi si è contratta più velocemente a giugno mentre si è registrato un miglioramento dell’indice PMI manifatturiero. Mentre inizia questa quarantena di sei settimane, ci aspettiamo un indebolimento generale del dollaro australiano. Più specificatamente, queste nuove restrizioni potrebbero riportare il cambio AUD/USD a 66 centesimi.
La nostra preoccupazione è che ciò che sta accadendo in Australia sia solo un assaggio di ciò che potrà succedere in altre parti del mondo. Dopo la prima ondata di marzo, il paese aveva abbassato la curva con misure molto stringenti. Tra il 20 aprile e il 16 giugno solo un giorno la curva ha superato i 20 nuovi casi, ma al 3 luglio i contagi hanno superato i 250 ed il governo ha risposto con queste misure. Altri paesi potrebbero seguire questo esempio se dovesse verificarsi una nuova ondata.
Al contrario, la Germania, la principale economia della zona euro, continua a cancellare le restrizioni e questo rende l’euro più appetibile. Lo stato tedesco della Sassonia dal 18 luglio autorizzerà lo svolgimento delle fiere e dal 1° settembre gli eventi con oltre 1.000 partecipanti. Notizie del genere spingono gli investitori a trascurare i dati industriali deboli. La produzione industriale in Germania è salita a maggio ma meno del previsto. L’euro potrebbe superare l’aussie e le altre principali valute in quanto la ripresa ha riacquistato slancio a giugno.
La sterlina ha registrato la migliore performance. Oggi non sono stati rilasciati dati britannici importanti, ma gli investitori stanno facendo risalire la valuta in previsione di nuove misure di stimolo fiscale. Il cancelliere Sunak fornirà degli aggiornamenti sullo stato dell’economia e presenterà domani le nuove misure. Il dollaro neozelandese ha mantenuto i guadagni, mentre il dollaro canadese è in calo rispetto al forte aumento dell’indice IVEY PMI.