Il colosso dell’e-commerce Amazon.com (NASDAQ:AMZN) (NASDAQ:AMZN) raramente ha deluso i suoi fedeli investitori. Il 21 maggio ha segnato il massimo storico di 2.252 dollari, beneficiando del passaggio allo shopping online durante la pandemia di COVID-19.
In effetti, negli ultimi cinque anni, il titolo ha offerto un ritorno di circa il 500%, con una performance nettamente superiore all’indice di riferimento S&P 500.
Grafico settimanale AMZN 2017-2020
Scambiato a 2.460,60 dollari alla chiusura di ieri, il titolo di Amazon è rimbalzato di circa il 35% quest’anno. Mentre questo viaggio al rialzo prosegue, gli investitori si chiedono se il colosso della distribuzione possa continuare a registrare nuovi massimi nei prossimi cinque anni. E, domanda forse più importante, se sia un buon momento per avere una partecipazione in Amazon.
La risposta è legata al business model della compagnia ed alla possibilità che ci siano minacce competitive per il suo ampio fossato economico.
Dominio nell’e-commerce
Il business model di Amazon posiziona perfettamente la compagnia ad espandere ancora di più il suo dominio nell’e-commerce in un momento in cui sempre più persone fanno acquisti online. Uno dei maggiori punti di forza di Amazon è il suo programma di abbonamento a pagamento, uno dei più grandi al mondo.
Al costo di una tariffa annua, il suo programma Prime offre spedizioni rapide e gratuite su un’ampia gamma di prodotti. Gli abbonati possono avere inoltre film, programmi televisivi e musica in streaming, nonché offerte dedicate solo a loro. Nel corso del tempo, il programma ha contribuito ad attirare i clienti che magari utilizzavano Amazon solo per libri e film limitandosi a sfogliare le altre categorie di prodotti. Oggi, Prime vanta più di 150 milioni di membri paganti.
Sebbene il settore del commercio online di Amazon generi la maggior parte delle entrate dell’azienda con sede a Seattle, non è il segmento più redditizio. Amazon è anche il principale provider al mondo di infrastrutture cloud, con il suo servizio Amazon Web Services che genera la fetta maggiore dei profitti.
AWS è un’attività ad alto margine che consente ad Amazon di finanziare le sue strategie commerciali, comprese promozioni aggressive e dispositivi hardware a basso costo.
Rafforzando l’ampio vantaggio competitivo della compagnia nell’e-commerce, l’Amministratore Delegato Jeff Bezos sta aprendo anche numerose nuove aree di crescita oltre all’attività a basso margine della vendita di prodotti online. La divisione di inserzioni digitali di Amazon, altra venture ad alto margine, si sta espandendo ad un tasso a tripla cifra.
Grazie a queste divisioni altamente redditizie, Amazon è riuscita a rivoluzionare molti settori e potrà continuare a farlo per molto tempo.
La compagnia possiede inoltre una divisione hardware che produce una linea in espansione di smart speaker e dispositivi per i video in streaming. La divisione Amazon Studios produce programmi televisivi e film originali ed ha cominciato a fare concorrenza a Netflix (NASDAQ:NFLX) (NASDAQ:NFLX) e HBO (NYSE:T).
Nel mondo dei negozi fisici, Amazon non fa mistero delle sue ambizioni. Ha acquisito il fornitore di generi alimentari Whole Foods Market nel 2017 e sta ora costruendo una serie di supermercati senza cassa.
Gli analisti di Barclays (LON:BARC), in una recente nota, affermano che Amazon rappresenta ancora una delle scommesse più sagge per gli investitori, nonostante la solida performance di quest’anno. “Le azioni sembrano sempre un po’ affollate ma, nel contesto attuale, preferiamo possedere quelle di AMZN che quelle di chiunque altro”, si legge nella nota.
Rischi per la crescita
Nessun investimento è senza rischi, e questo vale anche per Amazon. Malgrado la sua straordinaria capacità di conquistare nuovi mercati e di diventare leader in ciascuno di essi, Amazon al momento sta affrontando dei distributori tradizionali che stanno contrattaccando rapidamente, espandendo le proprie capacità di e-commerce e sfruttando a proprio vantaggio la loro massiccia presenza fisica.
Sia Walmart (NYSE:WMT) che Target (NYSE:TGT) hanno dimostrato una forte crescita nell’e-commerce (di circa il 30-40% all’anno), con i loro punti vendita diventati centri di evasione ordini, consentendo consegne a domicilio e ritiri in auto in giornata.
Per quanto riguarda il cloud computing, Amazon sta affrontando la forte concorrenza di Microsoft (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT), il cui servizio Azure cresce rapidamente. Confrontando il quarto trimestre del 2018 e del 2019, la partecipazione di mercato di Azure è passata dal 14,9% al 17,6%, secondo Canalys. Nello stesso periodo, quella di AWS è scesa dal 33,4% al 32,4%.
Negli ultimi trimestri, le entrate di Azure sono schizzate del 62% su base annua; quelle di AWS, del 34%. Amazon ha inoltre perso l’ambito contratto JEDI per il cloud del Pentagono, conquistato da Microsoft. Varrà fino a 10 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni.
Sebbene questi rischi non siano insignificanti, è difficile trovare un analista che consigli di vendere il titolo. Tra i 47 che lo coprono, 43 danno “buy” su Amazon e gli altri consigliano “hold”, con un prezzo obiettivo medio di 2.675,96 dollari nei prossimi 12 mesi.
Morale della favola
Tutti si chiedono dove andrà Amazon nei prossimi cinque anni. Tuttavia, non è difficile capire che minare la posizione di leadership di Amazon in molte delle aree in cui opera non sarà facile. Ciò suggerisce che, per gli investitori buy and hold sul lungo termine, il titolo è una delle scommesse più sicure nel settore tech, probabilmente con un rialzo significativo.