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I dati economici indicano un dollaro più forte

Pubblicato 06.01.2022, 09:18
Aggiornato 09.07.2023, 12:31
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Rassegna giornaliera sul mercato forex, 05 gennaio 2022

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management

I dati economici di oggi hanno ricordato agli investitori l’appeal del dollaro. Il mercato del lavoro è forte e la Federal Reserve ridurrà attivamente lo stimolo quest’anno, facendo salire i tassi. Il rendimento Titoli del Tesoro USA decennali è salito sopra l’1,7%, toccando il massimo di due anni.

Secondo i verbali dell’ultimo vertice della Federal Reserve, molti partecipanti credono che il foglio di bilancio possa essere ridotto ad un ritmo più veloce e le condizioni per un aumento dei tassi possano essere raggiunte con un’inflazione elevata e un miglioramento del mercato del lavoro.

Dopo il calo di dicembre, i prezzi del petrolio hanno visto un forte rimbalzo nelle ultime 3 settimane, ed il mercato del lavoro è in salute, con il report ADP che ha mostrato l’aumento maggiore da maggio. Non ci sorprende che i tori del dollaro siano al comando, con il  biglietto verde che ha recuperato le perdite contro  lo yen giapponese e l’euro. Le valute legate alle materie prime sono state colpite dai rialzi del dollaro e dal selloff delle azioni. II mercati stanno considerando gli effetti di un aumento dei tassi quest’anno.

Intanto, l’attenzione passa al report sull’occupazione di venerdì, mentre il report ISM non manifatturiero è in agenda per domani; la componente relativa all’occupazione di questo report è uno degli indicatori più forti per i dati NFP. Con l’aumento di 807.000 posti di lavoro a dicembre mostrato dai dati ADP, gli investitori si aspettano dati forti. Se il report ISM confermerà questa visione, vedremo il biglietto verde salire in attesa dei dati NFP.

USD/CAD verso 1,30? 

La valuta più debole della giornata è stata il dollaro canadese. Nonostante il forte rialzo delle concessioni edilizie (quasi quattro volte l’aumento atteso), il mercato immobiliare potrebbe rallentare visto che i prezzi delle abitazioni stanno salendo ad un ritmo più lento. È una settimana importante per il Nord America, e tutte e due le valute hanno i riflettori puntati addosso. Per domani è attesa la bilancia commerciale, oltre ai dati sul mercato del lavoro di venerdì.

La crescita occupazionale dovrebbe rallentare significativamente dopo la creazione di 153K nuovi posti di lavoro a novembre. Il cambio USD/CAD sta salendo nelle aspettative di una forte crescita negli USA e di una crescita più lenta in Canada. Inoltre, nel paese stanno rientrando in vigore pesante restrizioni. In Quebec è tornato il coprifuoco, i ristoranti possono lavorare sono con l’asporto e non sono più permessi gli eventi. Anche in Ontario non è più possibile andare al ristorante e gli eventi si terranno a capacità ridotta. Queste restrizioni rallenteranno la ripresa e ridurranno la domanda del loonie, facendo salire il cambio USD/CAD verso l’1,30.

Le valute europee, invece, sono schizzate mercoledì nonostante le revisioni al ribasso degli indici PMI della zona euro. I contagi sono a livelli record, ma in paesi come Germania, Francia e  Belgio le regole sulla quarantena sono meno severe. Negli ultimi giorni il Belgio ha esentato dalla quarantena i vaccinati che hanno avuto stretti contatti con un positivo. La Francia ha ridotto il periodo di isolamento per i pazienti positivi da 10 a 7 giorni che possono diventare 5 con tampone negativo e in assenza di sintomi da 48 ore.

Oggi il ministro della salute tedesco ha raccomandato di ridurre il periodo di quarantena da 14 a 7 giorni. È una decisione in linea con quella dell’isolamento per 5 giorni dei pazienti asintomatici presa dal centro di controllo per le malattie statunitense.

Il Regno Unito ha annunciato oggi che i viaggiatori che hanno completato il ciclo vaccinale non dovranno più esibire un test molecolare all’arrivo, ma sarà sufficiente un test negativo effettuato nelle 48 precedenti. Gli investitori stanno accogliendo questi sforzi per la riapertura dell’economia facendo salire l’euro e la sterlina.

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