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I risultati di C3 e UiPath dimostrano che non c’è ancora la redditività legata all’IA

Pubblicato 08.09.2023, 12:02
Aggiornato 09.07.2023, 12:31
  • UiPath e C3.AI hanno entrambe dato previsioni conservative nonostante abbiano tanto parlato della domanda per i loro servizi di IA
  • Mentre le azioni di UiPath hanno reagito positivamente all’ultimo report trimestrale, il titolo di C3.AI è crollato di circa il 10%
  • Quest’ultima ha dichiarato che non riuscirà ad essere redditizia su base non-GAAP prima del 2025, mentre continua ad investire sulla GenAI
  • C3 delude di nuovo

    Sebbene C3.AI continui a parlare da anni del potenziale della tecnologia IA, sembra che il portafoglio della compagnia non sia posizionato tanto bene quanto riteneva che sarebbe stato nell’era dell’intelligenza artificiale.

    Il CEO Thomas Siebel ha notato in occasione della trimestrale che C3 “ha passato gli ultimi 14 anni a prepararsi a questa opportunità”.

    C3.AI ha riportato una perdita per azione rivista per il FQ1 di 9 centesimi, molto meglio della perdita prevista di 17 centesimi. Il fatturato è aumentato dell’11% su base annua a 72,4 milioni di dollari, poco più dei 71,6 milioni attesi.

    La compagnia ha generato 61,4 milioni di dollari dagli abbonamenti, con +7,6% YoY e sopra le attese degli analisti. Altri 11 milioni di dollari sono stati ottenuti dai servizi professionali, risultati in linea con le previsioni.

    Gli RPO (remaining performance obligations) sono stati di 334,6 milioni di dollari, mentre i cRPO (current remaining performance obligations) ammontano a 170,6 milioni di dollari. La compagnia ha generato un flusso di cassa libero negativo di 8,9 milioni di dollari nel trimestre.

    C3.AI prevede un fatturato del secondo trimestre di 72-76,5 milioni di dollari, mentre gli analisti ne stimavano 73,81 milioni. Gli investitori probabilmente si aspettavano una spinta maggiore dalla domanda di IA.

    C3.AI ha reso noto di aver chiuso 8 nuovi contratti per il suo prodotto C3 Generative AI in settori come agricoltura, beni di consumo confezionati, difesa, intelligence, manifattura, governo statale e locale, e utenze.

    Ad oggi, la compagnia ha chiuso 12 contratti di IA generativa, oltre a più di 140 opportunità aziendali aperte per la C3 Generative AI.

    Tra i suoi clienti troviamo Nucor (NYSE:NUE), Roche, Shell (LON:SHEL), Tyson Foods (NYSE:TSN) e il Dipartimento per la Difesa USA.

    Tra i suoi partner ci sono Google (NASDAQ:GOOGL), Amazon (NASDAQ:AMZN), Microsoft (NASDAQ:MSFT), e molti altri. C3.AI ha inoltre annunciato l’immediata disponibilità della nuova C3 Generative AI Suite, comprese 28 nuove soluzioni di IA generativa specifiche per dominio.

    Il fatturato sull’intero anno fiscale è previsto nel range di 295-320 milioni di dollari, in linea con le attese del mercato di 308,2 milioni. Le azioni di C3.AI sono state ulteriormente colpite dalla notizia che la compagnia non prevede di essere redditizia su base non-GAAP nel FQ4 in quanto “investirà nelle nuove soluzioni di IA Generativa”.

    UiPath meglio, ma ancora non ci siamo

    UiPath ha reso noto di aver guadagnato 9 centesimi ad azione nel trimestre, mentre gli analisti se ne aspettavano solo 4. Il fatturato è salito del 19% su base annua a 287,3 milioni di dollari, poco più dei 282,2 milioni attesi.

    I ricavi da abbonamento sono balzati a 160 milioni di dollari, battendo le aspettative degli analisti di quasi 8 milioni di dollari. Altri 119,3 milioni di dollari sono stati generati dalle vendite di licenze.

    Nel complesso la compagnia ha riportato 247 milioni di dollari di profitto lordo rivisto nel trimestre, con un margine lordo dell’86%, che ha superato le stime degli analisti di 240 punti base.

    Le ARR (entrate annuali ricorrenti) sono aumentate del 25% YoY ad 1,308 miliardi di dollari, comprese nuove ARR nette di 59 milioni di dollari.

    Per questo trimestre, la compagnia vede un fatturato del terzo trimestre di 315,5 milioni di dollari (±2,5 milioni di dollari), in linea con le attese di 315,3 milioni di dollari.

    Le vendite sull’intero anno fiscale sono previste in un range compreso tra 1,273 e 1,278 miliardi di dollari, una stima vicina a quella elaborata da Ben Zogby di HighStrike, pari a 1,27 miliardi di dollari.

    Le ARR sono viste nel range degli 1,359-1,364 miliardi di dollari al 31 ottobre, e tra gli 1,432 e gli 1,437 miliardi di dollari al 31 gennaio 2024.

    Le azioni di UiPath sono salite di circa il 6% dopo i risultati trimestrali del Q2. Il sentiment è stato incoraggiato dall’approvazione, da parte del consiglio di amministrazione, di un nuovo programma di riacquisto azioni da 500 milioni di dollari.

    Guardando al futuro, la compagnia “continuerà a bilanciare la crescita con significativi aumenti di reddittività e flusso di cassa”, ha commentato Ashim Gupta, direttore finanziario di UiPath.

    Nel corso del trimestre, UiPath ha annunciato la generale disponibilità di GenAI e altre offerte IA specializzate. Ha anche lanciato nuove funzionalità basate sull’IA e esperienze per gli sviluppatori per accelerare l’automazione.

    La compagnia è stata definita da Gartner (NYSE:IT) come Leader nel Gartner Magic Quadrant for Robotic Process Automation 2023.

    ***

    Shane Neagle è caporedattore di The Tokenist. Consulta la newsletter gratuita di The Tokenist, Five Minute Finance, per un’analisi settimanale dei principali trend nel campo della finanza e della tecnologia.

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