Rassegna giornaliera sul mercato forex, 25 marzo 2021
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
I report economici più solidi del previsto hanno spinto il dollaro USA su contro tutte le principali valute. Non c’è dubbio che, tra le valute del G3 (USD, EUR e JPY), gli USA stiano trainando la ripresa e i dati cominciano a mostrare i benefici di una vaccinazione per il coronavirus che procede senza problemi. Il 70% degli americani sopra i 65 anni ha ricevuto almeno una dose di vaccino per il COVID-19, e più di un terzo della popolazione adulta totale ha fatto la prima iniezione. Le aziende stanno riaprendo e l’attività economica sta accelerando. Di conseguenza, le richieste di sussidio di disoccupazione sono scese a 684.000, il minimo in oltre un anno. La crescita del PIL del quarto trimestre è stata inoltre rivista al rialzo al 4,3% dal 4,1%. L’economia statunitense è ancora ben lontana dalla normalità, ma i numeri indicano che si sta muovendo nella giusta direzione. Con sempre più americani che vengono vaccinati di giorno in giorno, sono probabili ulteriori miglioramenti. I dati sui redditi e le spese pro-capite saranno pubblicati domani.
Sebbene gli investitori abbiano comprato dollari USA, i titoli azionari non sono saliti fino a dopo la chiusura di Londra. Questa riluttanza può essere in parte attribuita ai commenti del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell nel corso del programma Morning Edition della NPR. Per la prima volta dall’inizio della pandemia, ha parlato di un futuro con meno stimoli. Powell ha dichiarato: “Man mano che compiremo sostanziali ed ulteriori progressi verso i nostri obiettivi, ridurremo gradualmente la quantità di Titoli del Tesoro e obbligazioni garantite da mutui che abbiamo comprato”. Tuttavia, tutto questo implica una forte ripresa, il che è positivo per gli asset statunitensi e spiega perché i titoli azionari abbiano recuperato le perdite chiudendo la giornata in salita.
Meno restrizioni e più vaccinazioni appaiono in netto contrasto con la situazione in Europa, dove questo mese sono stati annunciati nuovi lockdown in Germania, Francia ed Italia. Rispetto agli Stati Uniti, solo il 9% della popolazione tedesca ha avuto la prima dose. Siamo stati ribassisti sull’euro tutto il mese e continueremo ad esserlo, a prescindere dal report IFO di domani. La fiducia delle imprese tedesche potrebbe essere incoraggiata dagli indici PMI più forti, ma la fiducia nella regione resterà sottotono fino a quando il governo non avrà un migliore controllo dell’ultima ondata. Il membro della BCE Luis De Guindos vede il PIL della zona euro in contrazione nel primo semestre dell’anno. Il cambio EUR/USD è sceso sotto 1,18 per la prima volta da novembre e potrebbe non trovare supporto fino alla SMA su 50 settimane di 1,17.
La sterlina, invece, ha interrotto un calo di cinque giorni ed ha chiuso la giornata in salita contro il dollaro USA. Il Regno Unito si trova in una posizione difficilissima per quanto riguarda il COVID-19. Come gli Stati Uniti, il suo piano vaccinale è rapido ed aggressivo. Più del 50% della popolazione adulta ha ricevuto la prima dose e questo darà i suoi frutti per l’economia. Le vendite al dettaglio saranno pubblicate domani, venerdì, e ci aspettiamo un solido incremento dopo il brusco calo del mese scorso.
Il dollaro australiano e quello neozelandese hanno cancellato i guadagni precedenti, chiudendo la giornata in calo contro il biglietto verde, mentre il dollaro canadese ha iniziato la giornata sotto pressione. Sebbene la bilancia commerciale neozelandese sia tornata in surplus, gli investitori non sono riusciti ad ignorare i recenti interventi del governo per ridimensionare gli aumenti dei prezzi delle case. Il Canada non ha rilasciato dati, ma i prezzi del greggio hanno ripreso la loro discesa e, notizia ancor più importante, la Corte Suprema canadese ha deciso che la legge sulla tassa sul carbonio è costituzionale. Ridurre le emissioni di gas serra è una priorità per il governo e prima o poi avrebbe dovuto fare i conti con questa tassa, negativa per l’industria.