Ricevi uno sconto del 40%
👀 👁 🧿 Tutti gli occhi sono puntati su Biogen, in rialzo del +4,56% dopo la pubblicazione degli utili.
La nostra AI l'ha scelta nel marzo 2024. Quali saranno i prossimi titoli in rialzo?
Trova subito azioni

Greggio a 55 dollari porta l’attenzione sullo scisto; oro in un buon momento

Pubblicato 04.02.2019, 16:41
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Il fatto che i sauditi continueranno a ridurre le esportazioni di greggio per portare la materia prima al prezzo che vogliono è indiscutibile. Né può essere messo in dubbio l’impatto positivo per il greggio derivante dal protrarsi della crisi venezuelana o di una Federal Reserve paziente.

Ma lo scisto verrà letteralmente pompato a 55 dollari al barile e oltre per neutralizzare tutti questi fattori?

A questo nessuno può rispondere con certezza.

E la storia dell’oro come beneficiario finale delle azioni della Fed potrebbe diventare più chiara, sebbene il metallo prezioso abbia superato alla grande il tetto dei 1.300 dollari la scorsa settimana prima delle prese di profitto che, secondo gli analisti, erano necessarie per un’ulteriore impennata.

Numerosi i commenti dei membri della Fed previsti questa settimana che i trader seguiranno con particolare attenzione per avere indicazioni sui tassi di interesse. In primo piano, ci saranno le parole del Presidente della Fed Jerome Powell, che interverrà mercoledì ad un incontro per gli insegnanti a Washington DC.

WTI Daily Chart

Nel caso del greggio, con il West Texas Intermediate USA salito al massimo di 10 settimane venerdì, i tori del mercato hanno toccato un altro punto debole: il seguitissimo report sul numero degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti, pubblicato dal gruppo di settore Baker Hughes, ha rivelato un calo di 15 unità al minimo di nove mesi di 847.

Ma la lettura sugli impianti è stata volatile ultimamente, salendo di 10 unità e scendendo di 21 nelle due settimane precedenti. E, anche se il dato attuale rappresenta il minimo di nove mesi, è comunque superiore ad un anno fa, quando erano attivi solo 765 impianti.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Il numero degli impianti potrebbe salire proprio come è sceso

Il numero degli impianti, un indicatore ritardato della produzione futura ma comunque seguitissimo e sensibile ai prezzi, potrebbe cominciare un trend in salita se il WTI dovesse superare i 55 dollari a febbraio. La scorsa settimana Bloomberg ha riportato che le difficoltà di trasporto nel bacino Permiano potrebbero essere ridotte quattro mesi prima del previsto, grazie alla decisione dell’operatore di oleodotti Enterprise di iniziare le spedizioni di greggio su una linea convertita da 200.000 barili al giorno già questo mese.

Bank of America stima inoltre che tre quarti dei progetti non legati allo scisto nei prossimi cinque anni - che coinvolgono il greggio spedito dal Mare del Nord alla Guyana - saranno redditizi con il greggio a soli 40 dollari.

Reuters suggerisce che il calo della scorsa settimana del numero di impianti possa essere dovuto al fatto che alcune compagnie hanno proseguito con i piani dello scorso anno di spendere meno per nuovi pozzi quando i prezzi del greggio stavano crollando verso i 40 dollari.

Ma la ripresa del mercato segnata da allora (e l’analisi delle ultime call sugli utili e dei profitti delle principali compagnie energetiche statunitensi nel prolifico bacino di scisto Permiano) potrebbe indicare qualcosa di diverso.

Le trivellazioni saranno decise dai prezzi: Exxon e Chevron mostrano già come

Nel corso della call sugli utili di ConocoPhillips (NYSE:COP), giovedì, il Presidente ed Amministratore Delegato Ryan Lance ha affermato che la compagnia ha intenzione di restituire il 30% agli azionisti ma ha anche aggiunto che “vedremo dove si trova il prezzo della materia prima per il mercato” per quanto riguarda le trivellazioni.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

È simile a quanto hanno fatto Exxon Mobil (NYSE:XOM) e Chevron (NYSE:CVX), due dei principali produttori mondiali di greggio. Avendo perso la prima fase del boom dello scisto nel bacino Permiano, hanno prodotto un totale di ben 677.000 barili al giorno di greggio e gas nel quarto trimestre, quasi un quinto della produzione totale della regione.

Entrambi hanno riportato utili trimestrali migliorati venerdì, mostrando aumenti percentuali a doppia cifra della produzione. Chevron, in particolare, ha incrementato la produzione senza rinunciare agli alti payout del dividendo per gli investitori.

L’EIA potrebbe annunciare un nuovo record della produzione petrolifera USA

Non bisogna dimenticare i dati della scorsa settimana della Energy Information Administration che hanno rivelato un aumento della produzione statunitense al record di 12 milioni di barili al giorno, due mesi prima del previsto. L’EIA, che ha previsto 13 milioni di barili al giorno per il 2020, probabilmente annuncerà un record aggiornato per quest’anno quando pubblicherà i dati di febbraio.

Per il momento, tuttavia, lo slancio del greggio è in salita e, a meno che non ci sia un balzo del numero degli impianti, il greggio USA tenterà di aumentare il ritorno del 18,5% del mese scorso a febbraio, il massimo mai registrato nel mese di gennaio. I guadagni potrebbero accelerare se Stati Uniti e Cina dovessero riuscire a raggiungere un accordo per mettere fine al loro aspro scontro commerciale. Sull’anno in corso, il WTI è già schizzato di oltre il 21% negli scambi asiatici di questo lunedì.

L’oro potrebbe trarre ispirazione dai discorsi della Fed e dai dati dell’ISM

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Per gli investitori dell’oro, l’incontro di oggi del Presidente della Fed Powell è solo uno dei numerosi eventi che potrebbero influenzare la direzione. Altri interventi da parte dei banchieri centrali questa settimana comprendono quelli del Vice Presidente della Fed Richard Clarida, della Presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester, del Presidente della Fed di St. Louis James Bullard e del Governatore della Fed Randal Quarles, che potrebbero fornire segnali sull’eventualità che siano possibili altri massimi a 1.300 dollari per l’oro.

Gold 60-Min Chart

I cinque giorni di impennata dell’oro - la migliore in 17 mesi - si sono conclusi venerdì, quando il Presidente USA Donald Trump ha reso noto che cercherà di incontrare il leader cinese Xi Jinping per arrivare ad un accordo commerciale. Gli investitori hanno comprato l’oro sia come rifugio da ulteriori conseguenze negative con la Cina che come scommessa sul fatto che un accordo commerciale non sarebbe mai stato raggiunto.

Oltre ai discorsi dei membri della Fed, gli investitori dei metalli preziosi probabilmente seguiranno con attenzione anche i dati di domani dell’ISM sull’attività del settore dei servizi a gennaio, che dovrebbe essere scesa a 57,0 dalla lettura del mese precedente di 57,6.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.