I due benchmarks del Petrolio Greggio su entrambe le sponde dell'Atlantico si sono spostati con un movimento pressochè laterale durante l'ultima sessione asiatica, ma il trend dell'Oronero rimane positivo, con un seppur lieve rialzo alimentato da volumi limitati da un mercato USA ancora chiuso per la festa dell'Indipendenza.
Al momento sia Brent che WTI vengono scambiati moderatamente al rialzo, rispettivamente a $50.62bbl e $49.22bbl estendendo la propria fase di consolidamento durante la sessione Europea e dopo gli importanti guadagni fatti registrare Venerdì, a seguito dei robusti dati ISM manufatturieri delle PMI Americane e dopo che il trambusto per la Brexit si è leggermente placato.
Nonostante tutto, durante le ultime ore, i prezzi sembrano aver ritrovano un tono prettamente bid, favorito anche dal rallentamento del Dollaro Americano, il quale sembra avere preso una pausa dopo i recenti guadagni. (ricordiamoci che un prezzo dell'USD inferiore favorisce l'acquisto di Petrolio, in quanto lo rende più "economico" agli occhi degli investitori stranieri).
Le continue tensioni presenti in Nigeria, inoltre, continuano a limitare l'ascesa del prezzo della Commodity, a seguito di un calo della produzione del paese africano che non si vedeva da 30 anni a questa parte, causate dagli attacchi dei Niger Delta Avengers, un gruppo di militanti locali.
Osservando la situazione in Russia, invece, stando alle parole del Ministro sull'Energia, la produzione di quest'ultima da un anno a questa parte è aumentata di circa l'1%, con l'output per il mese di Giugno che ha sperimentato un incremento dell'1.14% arrivando a sfiorare i 10.843 milioni di barili al giorno.
Secondo le parole di Christopher Haines, a capo della divisione Oil and Gas di BMI Research
"se la produzione dovesse rimanere stabile, questo potrebbe essere un anno da record per le esportazioni. Questo significa che la competizione è ancora molto forte, specialmente con la produzione Iraniana, molto attiva nel Sud dell'Europa."
I mercati rimangono in attesa dei report settimanali di API e EIA riguardo l'offerta di Petrolio e sui nuovi incentivi in arrivo, mentre il FOMC di Mercoledì potrebbe avere comunque un impatto, anche indiretto, sulla commodity.