Dicembre
chiude in nero per tutte le principali Borse mondiali (+4,9% l’indice MSCI World), per il secondo mese consecutivo. L’indice S&P 500, +5,5%, ha toccato un nuovo massimo di sempre. Un consolidamento del trend iniziato a fine ottobre guidato dalle aspettative di un’inversione del ciclo della politica monetaria di Fed e Bce, nel corso dei primi 6 mesi del 2023: almeno 3 tagli dei tassi per Jerome Powell, almeno 6 per gli operatori ma nel corso di tutto l’anno. Una fiducia legata al forte calo dell’inflazione, sia baseline che core, oramai ad un passo dal target del 2% di Fed e Bce. A conferma di questa ipotesi la debolezza del dollaro che ha perso il livello di 1,1 contro l’Euro, sui minimi da 1 anno contro molte valute. Solo il quadro geopolitico resta improntato alla cautela come dimostra la crisi militare nel Mar Rosso che sta impattando sui prezzi dei noli (in quell’area transita il 30% delle navi cargo mondiali) e il prezzo del petrolio. Continua infine il recupero delle small cap: l’indice Russel 2000 ha guadagnato oltre il 12% salendo oltre il doppio rispetto all’S&P 500. La prova che il mercato inizia a credere nella ripresa dei profitti dei titoli esposti all’economia reale.
Milano sui massimi dal 2008, small cap sotto i riflettori
L’indice FTSE Mib 40, ha guadagnato il 2,4%, in scia con i rialzi delle Borse globali, e consolidando la buona performance da inizio anno: +29%. Più significativo il guadagno dell’indice FTSE STAR +8,9% che porta la performance da inizio anno a +3,4% mentre l’indice l’FTSE Italia Growth (che rappresenta il listino Euronext (EPA:ENX) Growth Milan) ha chiuso in positivo del 5,0%, restando tuttavia in territorio negativo da inizio anno. Un risultato che riflette il venire meno delle preoccupazioni degli operatori sull’impatto della recessione nei confronti delle società esposte all’economia reale. Nonostante il recupero le valutazioni delle small cap restano su valori in assoluto molto bassi. Il Russell 2000 è ancora indietro rispetto all’S&P 500 nel suo divario più ampio dal 1998. In Italia i titoli dell’Euronext Growth Milan trattano in media 6 volte i profitti attesi nel 2023 creando le condizioni per ampi e rapidi recuperi in caso newsflow positivo anche company specific. Ma gli investitori non hanno mai smesso di credere in questa asset class come dimostra l’effervescenza nel mercato delle nuove quotazioni, addirittura 3 nell’ultima seduta di Borsa dell’anno in Piazza Affari. Nel 2023 sui mercati di Borsa Italiana si sono registrate 39 ammissioni, di cui 36 IPO, facendone il mercato più frizzante d’Europa. Di tutte le IPO, 4 sono state sul mercato principale (Euronext Milan) e 32 su Euronext Growth Milan (di cui 4 sul segmento professionale), il segmento di Piazza Affari dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita. Integrae SIM chiude l’anno con 11 quotazioni, pari a una quota di mercato superiore al 30%.
I best performer del mese di dicembre oggetto di copertura da parte di Integrae SIM, sono stati:
FAE Technology, società Benefit e PMI Innovativa che opera nel design, prototipazione, progettazione e produzione di soluzioni per il settore dell’elettronica integrata.
Redelfi, specializzata nello sviluppo di Battery Energy Storage System (BESS) e nella formazione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) per favorire la transizione energetica.
Altea Green Power, azienda attiva nello sviluppo e nella realizzazione di impianti per la produzione di energia nel rispetto dell’ambiente e come “integratore di servizi” per un’assistenza completa durante tutte le fasi della realizzazione e gestione di impianti green.