Il Nikkei 225 ha contenuto le perdite oggi ad un modesto 0,4% recuperando quasi il 2% dai minimi toccati in apertura grazie alla rinnovata debolezza dello yen che attenua l'andamento negativo generalizzato di Wall Street (che ha messo a segno la peggior seduta dall'inizio del 2013) e delle altre borse dell'area asiatica causato dai timori per le prospettive dell'economia globale.
Il dollaro yen è recentemente balzato al di sopra dei massimi del 12 marzo a 96,69 yen per dollaro, segnalando l'intenzione di voler riprendere la corsa forsennata al rialzo intrapresa dai minimi del settembre 2012 a 77,17 interrotta con il ribasso del mese di marzo.
I prezzi avevano disegnato un ampio testa spalle rialzista a partire dai minimi di metà marzo 2011, una figura che è stata completata lo scorso dicembre e che proiettava un primo target a 92,50 ed uno successivo a quota 98, resistenza significativa ma non necessariamente punto di arrivo dell'ascesa.
In area 100 il cambio ha incontrato il lato superiore del canale che sale dai minimi dello scorso novembre ed anche il 50% d ritracciamento del ribasso dal top di giugno 2007, quota che ha respinto le quotazioni fino a fare toccare in avvio di ottava un minimo a 96,39 yen per dollaro, 50% di ritracciamento del rialzo dai minimi del 2 aprile.
Nell'ultima seduta il cambio ha poi messo a segno un deciso rimbalzo fino a 97,50 circa segnalando l'intenzione di volersi riportare in area 100. Il superamento dei 100 yen per dollaro invierebbe quindi un nuovo rilevante segnale di debolezza della moneta giapponese che potrebbe in quel caso dirigere in tempi brevi verso le resistenze di area 107, ultimo ostacolo ad impedire il ritorno sui massimi dell'agosto 2008 a 110,65 circa.
Sotto 96,30 rischio invece di test della base del citato canale rialzista a 94 circa.
Confrontando i grafici del dollaro yen e quello del Nikkei 225 è facile constatare delle notevoli somiglianze di comportamento, tanto che non pare azzardato affermare che se il cambio si porterà effettivamente oltre area 100 vi saranno ricadute positive anche per le prospettive della borsa.
Viceversa la mancata rottura della resistenza e la violazione di 96,30 suggerirebbero di rimanere prudenti sul mercato azionario giapponese.USD/JPY" title="USD/JPY" width="643" height="484">