Durante la notte la propensione al rischio limitata l’ha fatta da padrone sui mercati valutari e azionari. Gli indici asiatici si sono indeboliti sulla scia del diffuso sentiment di non propensione al rischio. Il Nikkei ha perso il 3%, l’Hang Seng, l’ASX200 e il TAIEX sono dell’1,15%, dell’1,6% e del 2,4% inferiori al momento della redazione del presente.
Il greggioWTI scivola al di sottodei 50 USD perla primavoltada aprile 2009con i timori su scala globale in crescitae la corsa deipaesi esportatori di petrolioper una quotadi mercato chesi inasprisce. Le pressionidi vendita permangono ristrette sulCAD, NOKeRUB. Gli ordini d’acquisto per le opzioni sull’USD/CAD viaggiano al disopra dell’1,17per la scadenza odierna sulla base delleaspettative perun ulteriore deterioramentodei prodotti industrialicanadesi edei prezzi delle materieprime (dati in attesa oggi sultardi). L’impostazione dell’USD/CADrestarialzistaper una chiusura quotidianaoltre ilpivot MACD(1,1664).
I cambi dell’USD/JPYe del JPYsono altalenantia Tokyo. L’USD/JPY viene meno sulla lineadi base diIchimoku(118,71), gli indicatori di tendenzaedi momentumsono favorevolia una correzioneal ribassopiù incisiva, se leofferte a118,85, livello in cui ilGPIFaveva annunciatodi aver acquistatola settimanascorsa, vengono cancellati. Le barriere per le opzioni a119,80/120,00limiterannoprobabilmentei tentativi dirialzo. L’EUR/JPY estende la debolezza a 142,02, un gradino al di sottodel 50% diFibonaccisulritracciamentoottobre-dicembre (141,96) se fosse spianata la strada sulla MM a 200 giorni(attualmente a 140,33).
Dopo il piccodi ieria1,1864, l’EUR/USD consolida leperditesotto1,20. Il lievepeggioramento del dato tedescorelativo all’IPCnon forniscebuoni segnali in vista del dato preliminare sull'inflazionedimercoledìper lazona euro. La zona eurohaprobabilmentefatto un passoverso ladeflazionenel mese di dicembre(-0,1% attesoa/a), uno scenariochefarà riviverele speculazionidi unQEda parte della BCEche sarà annunciatoal massimo in occasione della riunione del 22 gennaio. Ciò mantiene un sentiment pesantenel complesso dell’EUR. I rallytrovanovenditori. Le barriereper opzionesull’EUR/USDpermangono solide a1,2000/50. L’EUR/GBPsi aggira attorno al pivotMACD(0,7855), e una chiusuragiornalieraal di sopra dellivello di pivotdovrebbetradursia brevetermine inun modello di inversione rialzista.
La sterlina rimbalzadalla base del canale ribassista di ott.14-gen.15. Il mercatosta cercando distabilireunfondo, mentrel’impostazione negativa della GBPlimita i movimential rialzo. Non ci aspettiamoalcuna sorpresadalMPCdigiovedì.
Altrove, il deficit commercialeaustralianoinaspettatamente si èridotto a925 milioni diAUD(a fronte dei -1600 milioniattesi), il deficitdel mese scorsoè stato notevolmenterivisto al ribasso, da1,323 milioniAUDa877 milioni. L’AUD/USD ha progredito a0,8158. Una formazionemorning star, come prima indicazionediinversionerialzista, se confermatadovrebbe mantenerela coppiaa terra.
Oggi, l’attenzione degli operatoriè concentrata su: dati PMI finali di dicembresu Services e Composite inSpagna, Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Unitie nellazona euro, cambi ufficiali di riserve nel Regno Unito adicembre, produzione industriale e indice dei prezzi delle materie prime canadese a novembrem/m, ordinativi industriali canadesi USA a novembree l’ISM Non-Manufacturing CompositeUSA di dicembre.
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