La produzione economica degli Stati Uniti è destinata a crescere a un ritmo sostenuto nel prossimo rapporto governativo sul PIL del terzo trimestre, previsto per il 30 ottobre, secondo il nowcast mediano di diverse fonti elaborato da CapitalSpectator.com.
L’aggiornamento odierno indica un aumento del 2,6% del tasso reale annualizzato nel terzo trimestre. Se la previsione è corretta, la crescita subirà una modesta flessione rispetto al forte incremento del 3,0% del terzo trimestre.
La previsione ottimistica per il 3° trimestre conferma i segnali di altri indicatori economici che ridimensionano le recenti preoccupazioni che gli Stati Uniti stiano scivolando verso la recessione. CapitalSpectator.com ha minimizzato questo rischio per settimane, sottolineando che un’ampia gamma di dati economici continua a essere positiva. A metà settembre, ad esempio, abbiamo scritto che l’espansione è rimasta intatta, sulla base di un’ampia gamma di dati.
La previsione mediana del PIL del terzo trimestre, rivista oggi, è invariata a +2,6% rispetto all’aggiornamento precedente (pubblicata il 30 settembre).
Anche il professor Jeremy Siegel della Wharton non vede “segni di recessione”. Martedì ha dichiarato alla CNBC:
“L’aspettativa [per il terzo trimestre] sembra essere del 2,5%, 2,75% [di crescita del PIL], il che è abbastanza buono”.
Nel frattempo, Goldman Sachs (NYSE:GS) ha tagliato le stime sul rischio di recessione al 15% dopo un rapporto sui salari di settembre migliore del previsto. Il report sull’occupazione ha “resettato la narrativa del mercato del lavoro” e ha ridotto i timori che la domanda di lavoro “si indebolisca troppo rapidamente per evitare che il tasso di disoccupazione tenda ad aumentare”, ha scritto Jan Hatzius, capo economista di Goldman Sachs negli Stati Uniti, in una nota ai clienti di domenica.