Il tema del petrolio debole ottiene un seguito sempre maggiore. Il petrolio è sceso ai minimi da 12 anni sulla scia della domanda debole, dell’offerta eccessiva e di ulteriori segnali che l’Arabia Saudita non intende diminuire la produzione.
Sui mercati dei paesi in via di sviluppo, i prezzi bassi del petrolio avranno un importante effetto deflazionistico, che farà restare accomodanti le banche centrali; sui mercati emergenti i mancati introiti causeranno problemi legati al flusso di cassa.
Per risolvere i deficit crescenti, i produttori di petrolio iniziano già a pensare a soluzioni innovative. Si dice che l’Arabia Saudita stia valutando la quotazione della società pubblica Aramco, il maggior produttore al mondo di petrolio, e probabilmente la compagnia di maggior valore al mondo.
L’aggiustamento dovuto alla probabilità crescente di declassamenti e default dovuti a problemi di liquidità ha fatto aumentare ancora di più i rendimenti. Sui mercati azionari, i rischi crescenti sui mercati emergenti hanno fatto scendere l’indice MSCI EM ai minimi del 2009. Nell’ultimo mese, le valute di paesi esportatori dipendenti dal petrolio, come ARS, RUB, ZAR, BRL e MXN si sono deprezzate in modo significativo contro l’USD.
Nel G10, i dati economici canadesi continuano a indebolirsi; mercato occupazionale, fiducia dei consumatori e nuovi cantieri residenziali inviano i segnali negativi più recenti. È improbabile che il ritmo del settore non-manifatturiero possa compensare il mancato slancio dei settori legati all’energia, quindi il 20 gennaio la BoC inizierà a utilizzare toni più accomodanti.
Sospettiamo che questi temi si fisseranno nella menta degli investitori, facendo continuare il trend senza soluzione di continuità. L’USD/CAD ha violato il massimo di ciclo a quota 1,400, suggerendo un’estensione della forza rialzista fino a 1,4814. Sui grafici giornalieri, l’USD/JPY ha mostrato un pattern engulfing rialzista, chiaro segnale d’inversione (che individua potenzialmente il minimo nel livello a 117,23).
The Risk Today
EUR/USD L’EUR/USD si dirige verso la resistenza costituita dal limite superiore del canale di trend ribassista. Si osserva una resistenza oraria a 1,1096 (minimo 28/10/2015), mentre il supporto orario è ubicato a 1,0524 (03/12/2015). Si prevede un ulteriore declino. A più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista finché reggerà la resistenza. La resistenza chiave si trova nell’area intorno a 1,1453 (massimo di fascia) e il livello a 1,1640 (minimo 11/11/2005) probabilmente frenerà un eventuale apprezzamento. L’attuale deterioramento dei livelli tecnici favorisce una flessione graduale verso il supporto a 1,0504 (minimo 21/03/2003).
GBP/USD La coppia GBP/USD sta facendo una pausa sopra 1,4500. La resistenza oraria è costituita da 1,5242 (massimo 13/12/2015). Si osserva una resistenza più forte a 1,5336 (massimo 19/11/2015). Si prevede una debolezza persistente della coppia. La struttura tecnica a lungo termine è negativa e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,4231 (minimo 20/05/2010), fino a quando i prezzi permarranno sotto la resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada a un rimbalzo.
USD/JPY Permangono le pressioni a vendere sull’USD/JPY. La struttura tecnica di breve termine suggerisce un momentum ribassista più marcato. Ora la coppia resiste sotto il precedente supporto a 118,07 (minimo 15/10/2015). La resistenza oraria giace a 123,76 (massimo 18/11/2015). Si prevede un’ulteriore flessione verso il supporto orario a 116,18 (minimo 24/08/2015). Si propende per un’impostazione rialzista di lungo termine finché terrà il forte supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Si favorisce un aumento graduale verso l’importante resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un supporto chiave a 116,18 (minimo 24/08/2015).
USD/CHF Il momentum rialzista della coppia USD/CHF permane in essere finché la coppia rimarrà nel canale ascendente. Il supporto è collocato a 0,9876 (minimo 14/12/2015). La resistenza oraria si trova a 1,0125 (massimo 05/01/2015). Monitoraggio verso il supporto costituito dal canale di trend ascendente. Nel lungo termine, la coppia ha violato la resistenza a 0,9448 e la resistenza chiave a 0,9957, il che suggerisce un ulteriore trend rialzista. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). Finché questi livelli reggeranno, si propende per un’impostazione rialzista di lungo termine.