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Il PIL giapponese alimenta dubbi su un nuovo QE, occhi su PIL e IPC

Pubblicato 15.05.2014, 10:36
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Market Brief

Il PIL giapponese dovrebbe essere cresciuto dell’1,5% t/t, ciò significa che la stima preliminare per il primo trimestre si attesterà al 5,9% su base annualizzata; nel primo trimestre la crescita del PIL dovrebbe aver raggiunto lo 0,0% rispetto al -0,3% del trimestre precedente. Inoltre, stando al rapporto preliminare riferito al primo trimestre, le stime preliminari sui consumi privati sono aumentate al 2,1% t/t, il CAPEX è salito al 4,9% e la domanda interna all’1,7%. Il ministro dell’Economia giapponese Amari ha sottolineato i progressi nell’uscita dalla deflazione e ha aggiunto che la debolezza dovuta all’aumento dell’imposta sulle vendite dovrebbe essere temporanea. A Tokyo l’USD/JPY e i cross con lo JPY hanno avuto un andamento contrastato. Il calo delle probabilità di nuovi stimoli dalla BoJ ha in parte bilanciato l’effetto dei buoni dati economici. L’USD/JPY è rimasto bloccato sotto 102,00. Gli indicatori di trend e momentum rimangono piatti. L’USD/JPY è bloccato fra 101,50 e 103,00, sarà necessaria una violazione da un lato o dall’altro per avere una direzionalità chiara. L’EUR/JPY ha infranto al ribasso la base della nuvola giornaliera di Ichimoku (140,01). Il sentiment negativo intorno all’EUR probabilmente farà sì che l’impostazione rimanga ribassista, s’intravedono barriere per le opzioni prima di 140,00. Il supporto chiave coincide con la media mobile a 200 giorni (137,90).

Oggi saranno pubblicati i dati preliminari sul PIL del primo trimestre e le cifre definitive per l’IPC di aprile nell’Eurozona. L’EUR/USD resiste soprattutto grazie ai flussi verso i bond denominati in euro. I rendimenti dei decennali italiani e spagnoli sono ancora sotto il 3,0%. Francia e Germania hanno diffuso i primi rilevamenti riferiti al PIL. In Francia, la crescita ha mostrato un rallentamento, passando dallo 0,3% allo 0,0% t/t (rispetto al +0,1% previsto), mentre la crescita destagionalizzata del PIL tedesco è aumentata dallo 0,4% allo 0,8% t/t (a fronte dello 0,7% previsto). L’EUR/USD ha aperto la seduta europea con un tentativo al ribasso verso 1,3707. I dati saranno decisivi; sorprese negative dovrebbero far scendere l’EUR/USD sotto i minimi di aprile (1,3673), suggerendo un rafforzamento del momentum ribassista. Il supporto chiave staziona alla media mobile a 200 giorni (1,3636).

Ieri la BoE ha pubblicato il rapporto trimestrale sull’inflazione (QIR). Come previsto, il governatore della BoE Carney ha mantenuto la sua posizione accomodante, accennando alla contrazione delle capacità rimanenti e alla necessità di tassi bancari bassi fino al primo/secondo trimestre del 2015. La coppia GBP/USD è stata venduta aggressivamente in Asia, scendendo a 1,6754, consolidando le perdite sotto 1,6780 (61,8% di Fibonacci sul rally in atto da marzo a maggio). Il trend acquisisce momentum al ribasso. Osserviamo supporti a 1,6723 (media mobile a 50 giorni), 1,6647 (38,2% di Fibonacci), e 1,6627 (media mobile a 100 giorni). Deboli ordini per le opzioni si susseguono sopra 1,6780. L’EUR/GBP ha compiuto un rally a 0,81831 dopo il calo avvenuto sulla scorta della pubblicazione del QIR. Ora tocca all’EUR dire la sua. Si stanno formando ordini per le opzioni per contrastare le barriere poste precedentemente a 0,81900/0,82000. Una chiusura superiore a 0,82000 suggerirebbe una correzione al rialzo più marcata.

L’evento chiave di oggi sarà la pubblicazione del PIL (preliminare) t/t e a/a riferito al primo trimestre e l’IPC (definitivo) m/m e a/a di aprile nell’Eurozona; la BCE pubblicherà il suo rapporto mensile. Durante la seduta europea, l’attenzione degli operatori sarà puntata su: PIL (preliminare) t/t e a/a primo trimestre in Francia, Italia e Germania; indice dei prezzi alla produzione e all’importazione m/m e a/a di aprile in Svizzera; capacità industriale primo trimestre in Svezia; bilancia commerciale di aprile in Norvegia. Nell’America del Nord, il calendario prevede la pubblicazione dei seguenti dati: vendite nel settore manifatturiero di marzo e vendite di case esistenti m/m di aprile in Canada; IPC m/m e a/a di aprile, richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione aggiornate rispettivamente al 10 e al 3 maggio, flussi TIC netti a lungo termine e flussi TIC netti totali di marzo, produzione industriale, utilizzo degli impianti e produzione nel settore manifatturiero (SIC) di aprile negli Stati Uniti.

Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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