Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
Le tensioni commerciali continuano a dominare le prospettive a medio e lungo termine.
Il sentiment, negli ultimi giorni, è mutato e s’inizia a percepire timore da parte degli investitori.
Il motivo principale, al momento, è certamente la rinegoziazione del NAFTA (USA-Messico hanno trovato l’accordo, non USA-Canada) e Trump continuare a minacciare la Cina di essere pronto a innescare nuove tariffe per un ammontare di $ 200 miliardi.
Dati i recenti commenti del Presidente USA sull'eventuale ritiro degli Stati Uniti dall'Organizzazione mondiale del commercio, non possiamo certo pretendere che I mercati non battano ciglio.
L’altro tema scottante è rappresentato sicuramente dai mercati emergent, in particolare segnaliamo la ripresa del tasso di cambio Dollaro/Yuan e le notizie che giungono dal Sudafrica inerenti la recessione certificata dai pessimi dati – soprattutto la proiezione annuale – sul PIL.
Con i dati di ieri dell’ISM manifatturiero USA decisamente superiore alle attese, dovremo seguire attentamente l’andamento dei rendimento obbligazionari che nel caso degli USA si è ampliato e ciò ha innescato un apprezzamento del biglietto verde.
L’azionario, nel frattempo, sembra intenzionato a voler continuare la correzione.
Wall Street chiudeva la sessione di ieri leggermente al ribasso, con l’indice SP 500 -0.2% a 2897 punti, mentre i future appaiono ancora deboli.
Ciò ha causato le perdite nei mercati asiatici (Nikkei -0,3%), mentre i mercati europei aprono in territorio negativo.
Nel forex, la sessione europea sta evidenziando una leggera forza USD, mentre AUD sembra tenere bene dopo I dati PIL decisamente migliori delle attese.
Nelle materie prime l’XAU/USD sta provando a tenere dopo aver rotto al ribasso quota 1200 dollari, mentre il Future Petrolio Greggio WTI ha ripiegato con forza dopo l’ultimo allungo oltre 70 dollari al barile.
I PMI dei servizi saranno protagonisti di giornata, si partirà con la lettura finale PMI dei servizi dell'Eurozona che non dovrebbe mostrarci alcuna variazione sostanziale restando a 54,4 (54,4 la lettura flash), mentre il PMI composito dovrebbe attestarsi a 54,4, leggermente superiore rispetto a 54,3 del mese scorso.
Il PMI dei servizi del Regno Unito delle 10:30 dovrebbe mostrare un leggero miglioramento a 53,8 (53,5 a luglio).
Poi spazio alla bilancia commerciale degli Stati Uniti per il mese di luglio – ore 14:30 – per la quale si prevede un decremento - $ 49,8 miliardi (da - $ 46,3 miliardi di giugno).
La politica monetaria della Bank of Canada sarà alle ore 16 e non dovrebbe cambiare nulla sul fronte tassi: 1,50%. Tuttavia sarà molto importante lo statement, per capire in che modo sta incidendo l’incertezza NAFTA.