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Il titolo sotto la lente: Iren

Pubblicato 03.12.2017, 18:18
Aggiornato 09.07.2023, 12:32


Prosegue l'ascesa di Iren SpA (MI:IREE) che la scorsa settimana ha fatto registrare nuovi massimi annuali (ultimi 10 anni). Il titolo sta cercando di violare la resistenza di medio/lungo periodo a 2.58 euro, per poi, una volta abbattuta in chiusura di seduta, proseguire fino a 2.61 euro.

La stabilizzazione dei prezzi al di sopra di questo ultimo livello potrebbe permettere al titolo di spingersi fino a 2.72 e 2.76 euro. Indicazioni di debolezza sotto 2.43 (in chiusura) per il test a 2.39 euro in prima battuta.

Il supporto fondamentale è posizionato a 2.31 euro, la cui violazione (in chiusura) farà scattare segnali di allarme con conseguente ritorno dei corsi in area 2.22 euro.

La scorsa settimana Equita Sim ha confermato il rating Buy con target price a 2.90 euro; anche Bca Akros ha confermato il Buy su Iren con target price a 2.75 euro.

Risultati al 30 settembre 2017:
Ricavi a 2.614,4 milioni di euro (+17,3% rispetto a 2.228,4 milioni di euro al 30/09/2016)
 Margine Operativo Lordo (Ebitda) a 622,2 milioni di euro (+11,3% rispetto a 558,9 milioni di euro al 30/09/2016)
 Risultato Operativo (Ebit) pari a 340,6 milioni di euro (+21,4% rispetto a 280,1 milioni di euro al 30/09/2016)
 Utile Netto di Gruppo pari a 179,5 milioni di euro (+42,3% rispetto a 126,2 milioni di euro al 30/09/2016).
 Indebitamento Finanziario Netto pari a 2.378 milioni di euro in contrazione di circa 79 milioni di euro rispetto al dato del 31 dicembre 2016.
Le performance registrate nei primi nove mesi dell’anno, proseguono il trend positivo che ha connotato i risultati del Gruppo negli ultimi 3 anni, confermando ulteriormente la bontà delle scelte strategiche effettuate.

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L’incremento dell’11% dell’EBITDA deriva per l’80% dalla crescita organica e dalle sinergie, grazie alla capacità del Gruppo di cogliere le significative opportunità offerte dallo scenario e al continuo processo di ricerca della massima efficienza che, nell’anno in corso, ha portato al raggiungimento di circa 14 milioni di Euro di sinergie (oltre ai 50 milioni già raggiunti nel biennio 2015 e 2016).

La restante crescita è invece da attribuirsi alle operazioni di consolidamento chiuse negli ultimi 12 mesi, che dimostrano ancora una volta l’intenzione del Gruppo di giocare un ruolo da protagonista nel processo di aggregazione all’interno dei suoi territori di riferimento.

Piano Industriale al 2022: Sviluppo ed efficienza nell'ambito di una strategia che ha come focus il Cliente/Cittadino, con forte crescita degli investimenti a sostegno di profittabilità e qualità del servizio. A ciò si aggiunge un incremento atteso del dividendo per azione pari ad almeno il 10% annuo.

Il piano industriale al 2022 prosegue sul solco dei risultati ottenuti nel corso degli ultimi 30 mesi e guarda al futuro anticipando le dinamiche di settore dei prossimi 10 anni. Pone al centro il ruolo del Cliente/Cittadino in un’ottica di Circular Vision, con un forte focus sui temi della sostenibilità a cui si affiancano i pilastri che contraddistinguono la solidità del Gruppo: persone, efficienza e continuo sviluppo, nonché una sempre maggiore attenzione verso la soddisfazione degli Azionisti e dei territori di riferimento.

Linee guida strategiche
 Cliente/Cittadino – I due elementi si fondono insieme e diventano essenziali nello studio di offerte innovative.
Il Cliente non è e non sarà ancor più in futuro solo un consumatore passivo ma assume un ruolo attivo nelle proprie scelte d’acquisto. Grazie alla rivoluzione tecnologica e digitale in corso, può infatti acquisire informazioni, confrontarsi e decidere in maniera immediata e indipendente sulla base delle caratteristiche intrinseche del prodotto, prendendone in considerazione anche gli effetti sull’ambiente nel quale vive e lavora.
 Sviluppo ed efficienza – Per garantire maggiore profittabilità, utili e dividendi.
Vengono confermati i pilastri strategici che hanno orientato l’azione del Gruppo nel corso degli ultimi 3 anni. La continua ricerca verso la massima integrazione, l’ottimizzazione dei processi, l’agilità e l’efficacia nelle decisioni e l’unitarietà di visione costituiscono ancora una volta elementi fondamentali per poter raggiungere gli sfidanti
obiettivi di sviluppo che migliorano quelli previsti nel precedente piano.
 Sostenibilità e cura delle risorse interne – Una rinnovata attenzione verso due temi sempre più imprescindibili.
La sostenibilità ambientale ha da sempre caratterizzato le scelte del Gruppo, che già oggi produce circa il 78% della sua energia attraverso fonti rinnovabili e assimilate e lo sarà ancora di più in futuro, attraverso la contribuzione da parte di IREN al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dalle Nazioni Unite. La stessa cura viene posta dal Gruppo anche nella gestione del proprio capitale umano con il lancio di una serie di iniziative mirate a incrementare soddisfazione, motivazione e meritocrazia.

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Indicatori economici e finanziari
 EBITDA al 2022 pari a circa 950 milioni di euro, in incremento di circa 170 milioni di euro rispetto al dato gestionale del 2016, con un tasso di crescita annua del 3,3%. Il 70% di tale risultato verrà raggiunto già nel 2020 (Cagr 3.6%). Più del 70% dell’intero EBITDA del Gruppo deriverà da attività regolate e quasi regolate.
 Sinergie pari a 80 milioni di euro, che si sommano ai 50 milioni già ottenuti tra il 2015 e il 2016.
 Utile netto in crescita del 50% e pari a circa 260 milioni di euro.
 Investimenti cumulati per circa 2,5 miliardi di euro, in aumento del 15% rispetto al piano precedente, una parte rilevante dei quali dedicati ad iniziative di sviluppo.
 Debito al 2022 in riduzione di circa 300 milioni di euro a circa 2,16 miliardi, nonostante il significativo incremento di investimenti.
 Area di flessibilità finanziaria legata ad un rapporto Debito netto/EBITDA inferiore al 3,0x, sostanzialmente già raggiunta.
 Dividend policy ulteriormente incrementata, con una crescita annuale del dividendo per azione che passa dall’8% del precedente piano industriale al 10%.
Sulla base di tali linee strategiche il Gruppo IREN si prefigge:
- una crescita dell’EBITDA pari a circa 170 milioni di euro, che porterà il margine operativo lordo del Gruppo a 950 milioni di euro al 2022 (Cagr 3,3%). Tale risultato esclude una serie di potenziali opportunità sul quale il Gruppo sta lavorando ma sul cui risultato non vi è completa visibilità.
- un utile di Gruppo pari a circa 260 milioni di euro, in crescita del 50% - una politica dei dividendi chiara e ulteriormente migliorata, con un dividendo per azione che passerà da 6.25€/c pagati nel 2017 (+14% rispetto all’anno precedente) a più di 10€/c nel 2022, facendo registrare una crescita annuale almeno pari al 10% (migliorativa rispetto al dato indicato nel precedente piano, pari all’8%).

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Ciò porrà IREN tra i titoli con la migliore politica dei dividendi del settore - un miglioramento del rapporto indebitamento finanziario netto/EBITDA, sempre inferiore a 3x
- la sua conferma nel ruolo di polo aggregatore e motore di sviluppo all’interno dei territori di riferimento. In continuità con quanto fatto precedentemente, è stato adottato un approccio prudente e non sono state inserite nel piano operazioni di M&A.
Iren si distingue nel panorama nazionale per essere uno dei principali operatori nel settore delle multiutility: è attivo su scala sovraregionale ed è un produttore energetico eco-friendly per circa l’80% della propria produzione.
Sul piano industriale si caratterizza come:

  • player di rilievo nell’upstream e nel downstream energetico;
  • 1° operatore nazionale nel settore Teleriscaldamento;
  • 3° operatore nazionale nel settore Idrico per volumi venduti;
  • 3° operatore nazionale nel settore Ambiente per rifiuti trattati;
  • soggetto con massa critica rilevante nei servizi a rete (gas, energia elettrica e ciclo idrico).

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