Gli investitori rifuggono gli asset rischiosi, preferendo i rifugi sicuri. Mentre scendono gli indici azionari, l’USD/JPY si rafforza e attualmente passa di mano intorno a 104 per un dollaro.
La coppia EUR/CHF è scesa per la prima volta da sei mesi sotto quota 1,0800, per poi compiere un rimbalzo. L’Oro ha raggiunto il massimo da 18 mesi e l’Argento scambia vicino ai massimi di quest’anno.
Le ragioni sono molte. I timori di una Brexit sono evidentemente significativi e l’attuale impostazione paziente di gran parte delle banche centrali pesa sul sentiment degli investitori.
La maggiore economia mondiale, infatti, continua a deludere i mercati, non alzando i tassi e non guidando altre economie verso una ripresa sostenibile.
Nel frattempo, i tassi d’interesse negativi sembrano essere diventati normali.
Il rendimento dei titoli di Stato tedeschi a scadenza decennale è negativo per la prima volta nella storia.
Ciò simboleggia la generale avversione al rischio.
Il prezzo del denaro è negativo per la maggior parte delle scadenze.
Siamo rialzisti sui metalli preziosi perché crediamo che le banche centrali potrebbero continuare ad allentare globalmente le loro politiche fino alla fine dell’anno.
Tuttavia, in un’ottica di brevissimo termine, è ancora possibile un rally di sollievo quando si schiarirà la nebbia della Brexit, anche se i fondamentali globali rimarranno molto fragili.